Addio alla dolcissima Shirley | La vita siciliana della 'tata' - Live Sicilia

Addio alla dolcissima Shirley | La vita siciliana della ‘tata’

La 49enne è la vittima dell'incidente fra un filobus e un camion dei rifiuti avvenuto sabato scorso a Milano

MILANO – La mattina di sabato scorso era una come tante, ma una delle poche in cui Shirley Ortega Calangi, una tata di 49 anni, non era impegnata a occuparsi con amore e dedizione delle vite e delle famiglie degli altri col sorriso sulle labbra. Un lavoro che Shirley, cittadina filippina in Italia da anni, svolgeva seriamente e con la massima attenzione. Non solo perché le veniva naturale farlo bene, ma anche perché era mirato a un altro scopo fondamentale: aiutare economicamente la figlia 27enne, rimasta nel suo paese d’origine. Quel sabato mattina la baby sitter era a bordo del filobus che si è schiantato contro un camion dell’Amsa, azienda dei rifiuti milanese, e l’impatto l’ha sbalzata fuori dal mezzo di trasporto pubblico. Arrivata al Policlinico in coma e ricoverata in terapia intensiva, la ‘tata di tutti’ si è spenta domenica.

A parlare per Shirley sono i fatti e gli attestati di amicizia di chi la conosceva. Come il viavai di famiglie di cui la donna si prendeva cura, accorse in ospedale per dirle addio. “Credo che la più vera dimostrazione che fosse una donna splendida stia nelle tante persone che sono venute a salutarla qui in ospedale”, dice il suo compagno Christian Ghinaglia, che ha dato il consenso a donare gli organi. Fra tutte le famiglie che hanno voluto rendere omaggio a ‘Shyrl’, come la chiamavano, una ha catturato l’attenzione del sindaco di Milano Beppe Sala, anche lui recatosi in ospedale: “Mi ha colpito in particolare il racconto della famiglia italiana presso la quale lavorava e dell’affetto che tale racconto esprimeva. Una storia come tante, una donna immigrata che svolgeva con dedizione uno di quei lavori che sembrano ormai destinati solo a queste persone che vengono da lontano”.

Proprio da lontano era partita la 49enne, decidendo di trasferirsi in Sicilia da suo fratello dodici anni fa. La sua prima casa in Italia è stata proprio l’Isola, dove aveva iniziato a lavorare da operaia, fino al trasferimento a Milano da una sorella. Fra le ragioni della scelta di vivere e lavorare in Italia c’è la figlia Angie, di 27 anni, che vive a Manila e fa la segretaria in un’amministrazione pubblica: a lei, ogni mese, mamma Shirley spediva gran parte dei soldi che guadagnava e avrebbe voluto farla arrivare in Europa.

Le dinamiche dell’incidente sono ancora tutte da chiarire: le telecamere avrebbero rilevato che prima dell’impatto, avvenuto all’incrocio tra viale Bezzi e via Marostica, l’autista del filobus sarebbe passato col rosso. L’uomo è rimasto ferito, come i due dipendenti dell’azienda di rifiuti che si trovavano sul camion Amsa. L’Atm, azienda dei trasporti, ha subito avviato un’indagine interna che si affianca a quella della polizia locale milanese. Nel frattempo la camera ardente dove giace Shirley Ortega Calangi è blindata e sotto sequestro della magistratura, e nel giro di qualche giorno sul corpo della giovane donna verrà effettuata l’autopsia. “Sono profondamente addolorato – commenta il sindaco Sala – e sono conscio di dover fare sempre tutto il possibile per garantire ai miei concittadini quelle condizioni di vita dignitosa e sicura che meritano. E di sentirmi pienamente responsabile quando ciò non avviene”.


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