Villafrati, virus in casa di riposo| "Una ragazza dal Nord? Non è vero" - Live Sicilia

Villafrati, virus in casa di riposo| “Una ragazza dal Nord? Non è vero”

La casa di riposo Villa delle Palme

Il numero dei contagiati è salito a 72 persone. "No alla caccia alle streghe"

PALERMO – Il numero dei contagiati dal Coronavirus nella casa di riposo di Villafrati è salito a 72 persone, tra pazienti e personale. L’ultimo bilancio lo ha fornito ieri sera il sindaco Francesco Agnello. Si attendono ancora gli esiti di alcuni tamponi per avere i numeri definitivi del focolaio esploso a Villa delle Palme.

Villafrati è una situazione da tenere sotto osservazione. Non a caso il piccolo paese è diventato zona rossa. Vietato entrare e uscire. All’ingresso del paese stazionano i carabinieri. La massime restrizioni, rispettate con ordine dai cittadini, servono per evitare che il virus si propaghi. Le preoccupazioni riguardano non solo i tremila abitanti che vivono a Villafrati, ma anche i residenti dei Comuni vicini.

Nella residenza per anziani lavorano tante persone che provengono dai paesi del circondario. Per loro e per i familiari è scattata la quarantena. La casa di riposo è inaccessibile. Vi restano dentro gli anziani e il personale che si prende cura dei pazienti con grande dedizione e sacrificio in una struttura dagli standard elevati. Alcuni ospiti, anziani con disabilità o colpiti dal morbo di Alzheimer, sono stati trasferiti all’ospedale di Partinico trasformato in Covid Hospital.

Ciò che a Villafrati e nei Comuni vicini si chiede a gran voce è di “evitare la caccia alle streghe”. O meglio, all’untore. Un messaggio WhatstApp ha finito per dare voce e credito all’ipotesi che fosse stata una ragazza proveniente dalla Lombardia a portare il virus a Villa delle Palme, dove era andata per fare visita al nonno. Una ricostruzione che non regge.

È vero che c’è di mezzo una ragazza, che vive a Vicari ma a Villa delle Palme ci lavora come tirocinante. Anche il nonno è risultato positivo, ma era stato ricoverato prima dell’emergenza in un ospedale palermitano. Non è detto che sia stata lei a contagiarlo e neppure il contrario. Nessuna certezza dunque. Di sicuro, dicono in paese, la storia del rientro dalla Lombardia e della visita scellerata non è vera.

A ribadirlo è Filippo Giannobile, presidente del Consiglio comunale e medico di base a Villafrati. Un doppio ruolo che lo porta a rammaricarsi per quello che vorrebbe ma non può fare: “Sono tappato in studio a prescrivere ricette. In una tale situazione di emergenza il filtro della medicina di base sarebbe fondamentale. Ed invece la procedura prevede che non possiamo muoverci, anche perché non abbiamo le dotazioni di protezione necessarie. Potremmo fare molto di più, vorremmo fare il nostro lavoro, noi che conosciamo i pazienti. Potremmo fare noi le visite a domicilio. È uno spreco di risorse e di denaro pubblico”.


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