"Stabilimenti balneari a rischio |Intervenire per gli investimenti" - Live Sicilia

“Stabilimenti balneari a rischio |Intervenire per gli investimenti”

La nota del segretario regionale della Lega Candiani

Coronavirus
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PALERMO – “Le aziende che si occupano del settore turistico-balneari, in una regione come la Sicilia, rischiano un gravissimo contraccolpo dovuto agli effetti economici del coronavirus. A causa dell’emergenza, i titolari di concessioni del demanio marittimo non possono avviare i lavori per garantire l’apertura delle proprie attività nel periodo estivo”. Lo si legge in una nota della Lega Sicilia. “In questa situazione di grave crisi generale e per il turismo in particolare, un intervento a favore degli stabilimenti balneari è fondamentale per consentire la ripresa degli investimenti, che potrà e dovrà rifare partire partire l’Italia e la Sicilia una volta terminata la fase dell’emergenza”, dice il segretario regionale della Lega, Stefano Candiani, che si unisce alla richiesta del gruppo parlamentare del Carroccio all’Ars che ha presentato un ordine del giorno firmato dai deputati Antonio Catalfamo, Marianna Carona, Giovanni Bulla e Orazio Ragusa in cui si chiede un intervento del governo regionale per adottare quelle misure adeguate a scongiurare la crisi “che per questo settore avrebbe conseguenze disastrose”. Intanto, i senatori della Lega, su impulso di Gian Marco Centinaio, hanno presentato un emendamento, con prima firma di Matteo Salvini, al ddl di conversione in legge del dl del 17 marzo in cui si prevede la sospensione, come anticipazione risarcitoria in favore delle imprese balneari, del canone demaniale fino all’avvenuta erogazione del risarcimento “o comunque nel limite massimo di 24 mesi”. “In questo momento – sottolinea Centinaio – è doveroso aiutare, insieme con tutte le altre categorie danneggiate, anche gli imprenditori turistici titolari di stabilimenti balneari, fortemente penalizzati, non soltanto da questa crisi sanitaria, ma anche da una annata come quella del 2019, che non è stata positiva”. “Riteniamo che almeno la sospensione del canone demaniale è doverosa – prosegue Centinaio – visto che il governo non ha ancora emanato il decreto attuativo per l’estensione di ulteriori quindici anni delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari”.

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