Mozione di sfiducia a Bonafede| I rischi per il ministro siciliano - Live Sicilia

Mozione di sfiducia a Bonafede| I rischi per il ministro siciliano

Sotto accusa per la gestione dell'universo carcerario

PALERMO – Il ministro della giustizia Alfonso Bonafede ha fatto in tempo a riportare in carcere il boss Francesco Bonura, uno dei 3 detenuti al 41 bis scarcerati negli ultimi mesi. Chissà se avere mostrato questo segno di forza basterà a salvarlo dalla mozione di sfiducia.

Sono giorni che il ministro e i nuovi vertici del Dap si danno un gran da fare per arrestare gli scarcerati. Ha ragione l’avvocato Giovanni Di Benedetto, difensore di Bonura, quando si dice meravigliato per la revoca della detenzione domiciliare al suo assistito. Secondo il legale, sono state ignorate lei istanze del suo cliente gravemente malato a cui restano da scontare 9 mesi di carcere a fronte di una condanna che supera i 18 anni. Ha ragione nella misura in cui questo episodio appare come il tentativo di non essere etichettato come il ministro che scarcera i mafiosi. La verità è che quello delle scarcerazioni è solo uno dei temi. Al ministro Bonafede viene contestato molto altro, dalla gestione dell’emergenza coronavirus nelle carceri, dove si sono registrati rivolte, incidenti, evasioni e morti, a leggi come la spazzacorrotti o la riforma della prescrizione.

Le emozioni sul piatto in realtà sono due, una firmata da Lega e Fratelli d’Italia l’altra da Emma Bonino di + Europa a cui si è aggiunta poi Azione di Carlo Calenda. Quest’ultima è una mozione di sfiducia “garantista”. Alla gestione Bonafede viene contestato di avere dimenticato che in Italia esiste il principio di non colpevolezza, sacrificato sull’altare del giustizialismo urlato. L’ago della bilancia saranno i senatori renziani di Italia Viva. Quelli del PD e del MoVimento 5 stelle, infatti, hanno cercato di blindare, seppure con qualche distinguo in casa del Partito democratico, la posizione del ministro siciliano. Insomma se salta il ministro salta il governo.

Renzi sa bene che approvare la mozione di sfiducia contro Bonafede significherebbe aprire la crisi di governo. È davvero questo che vuole? È probabile che terrà sulle spine gli alleati di una maggioranza litigiosa e arruffona fino all’ultimo istante. Ma è politica la trattativa. Un rimpasto, qualche concessione sui temi della giustizia potrebbero placare i propositi belligeranti dei Renziani. Alla fine potrebbe proprio essere la mozione trasversale di Emma Bonino a rappresentare il pericolo maggiore per Bonafede.


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