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M5S: “Troppa libertà sui rifiuti”| Fava: “Rivedere autorizzazioni”

I commenti delle forze politiche.

L'inchiesta di Catania
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Palermo – “Troppa libertà nel mercato dei rifiuti e pochi controlli lasciano spazio a infiltrazioni mafiose. Ci vuole una presenza più forte e massiccia delle istituzioni in un settore che da sempre è stato fonte di enormi guadagni per il malaffare”. Lo affermano i deputati della commissione Ambiente del M5S all’Ars, Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Nuccio di Paola, a proposito dell’operazione coordinata dalla procura di Catania che ha portato a diversi arresti nel settore dei rifiuti.

“Sulla discarica di Lentini e sui progetti di ampliamento – afferma Trizzino – oltre che sul gassificatore, abbiamo prodotto numerosi atti, nei quali contestiamo la troppa libertà che viene concessa alle aziende private nella gestione dei rifiuti. Da tempo denunciamo l’assenza di un piano dei rifiuti che stabilisca paletti e limiti entro i quali i privati possono muoversi con regole certe in questo ambito”.

“La troppa libertà in un settore come quello dei rifiuti – sottolineano i deputati 5 stelle – nel quale gravitano milioni di euro, in una regione complessa come la Sicilia, rischia di far gola alla criminalità organizzata, producendo gli effetti che purtroppo oggi ci troviamo a subire come cittadini e come istituzioni” .

Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia dell’Ars: “L’operazione condotta oggi dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Catania sulle discariche della Sicula Trasporti conferma la bontà del lavoro svolto alla Commissione antimafia con la recente relazione sul ciclo dei rifiuti. La magistratura ipotizza ‘l’asservimento di settori della pubblica amministrazione agli interessi privati nel campo dei rifiuti’: le medesime disarmanti conclusioni a cui era giunta – nero su bianco – anche la nostra Commissione”.

“Abbiamo denunciato, ben prima delle evidenze giudiziarie, i segnali di subalternità del pubblico ai privati – sottolinea Fava – perfettamente visibili ma tollerati dalla politica. Governi compiacenti, assessori distratti, burocrati corrotti e privati arricchiti sono la narrazione del ciclo dei rifiuti in Sicilia in questi vent’anni”.

“Aspettiamo adesso – conclude Fava – che il governo Musumeci riveda l’autorizzazione rapidamente concessa alla Sicula Trasporti, un mese dopo il suo insediamento, per un ampliamento da 1,8 milioni di metri cubi. Magari da realizzare nello stesso sito in cui si nascondevano i barili pieni di denaro in contante”.

Per il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle Adriano Varrica, il deputato regionale Giampiero Trizzino e il capogruppo M5S al Comune di Palermo Antonino Randazzo, “l’operazione della Guardia di Finanza di Catania sul business delle discariche e dei rifiuti gestito da privati ha confermato che il settore va controllato con la massima attenzione e che la politica dovrebbe invece valorizzare e incentivare il modello pubblico. Come per gli impianti di Bellolampo che attraverso investimenti mirati in infrastrutture tecnologiche per il recupero e il riciclo deve potenziarsi e diventare polo di eccellenza e di riferimento per la Sicilia occidentale”.

Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia: “Esprimo apprezzamento per l’operazione della Guardia di Finanza di Catania “Mazzetta sicula” che conferma la presenza di un sistema perverso di gestione dei rifiuti privato e oligopolistico che è stato più volte denunciato dall’Anci Sicilia e posto all’attenzione delle autorità nazionali e regionali e anche nelle competenti commissioni parlamentari di inchiesta nazionali e regionali.”

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