Droga, gli affari della mafia. Blitz a Palermo: 15 arresti

Mafia e affari con la droga FOTO| Blitz a Palermo, 15 arresti VIDEO

Nel mirino il mandamento di Pagliarelli. Summit nell'agenzia di pompe funebri - I NOMI

PALERMOC’era stato un cambio della guardia nella gestione del settore della droga all’indomani di alcune scarcerazioni. Nel mandamento mafioso di Pagliarelli ” i vecchi” furono messi alla porta per lasciare il posto a “quelli nuovi”. Il passaggio di consegne fu stabilito in un’agenzia di pompe funebri in Corso Calatafimi, a Palermo. GUARDA LE FOTO DEGLI ARRESTATILEGGI I NOMI

Il blitz

I carabinieri del comando provinciale hanno arrestato quindici persone. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e vendita di droga, con l’aggravante delle finalità mafiose. GUARDA IL VIDEO DEI SUMMIT ALL’AGENZIA FUNEBRE

Gli affari della nuova cupola

Le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Dario Scaletta e Federica La Chioma si sono concentrate in particolare sulla famiglia mafiosa di Corso Calatafimi. Nel 2018, quando i militari del Nucleo investigativo azzerarono la nuova cupola mafiosa presieduta dall’anziano capomafia di Pagliarelli, Settimo Mineo, erano emerse la figure di Filippo Annatelli, reggente della famiglia mafiosa di Corso Calatafimi e Salvatore Sorrentino, referente del Villaggio Santa Rosalia.

Nomi e ruoli

Sarebbe stato proprio Annatelli a ricevere da Salvatore Mirino, appena scarcerato, la proposta di affidargli la riorganizzazione del settore della droga. Una proposta accolta. Annatelli avrebbe mantenuto la direzione, Mirino ed Enrico Scalavino avrebbero fatto da intermediari con la rete di spacciatori, a cui la droga sarebbe stata consegnata da Giuseppe Massa, detto “Chen”, e Ferdinando Giardina. I pusher rispondono agli ordini dei mafiosi, incassano lo “stipendio” e consegnano i soldi ai boss che li utilizzano anche per aiutare le famiglie dei detenuti.

I summit dal parrucchiere

Gli affari della droga, come era stato ricostruito negli articoli di Livesicilia e del mensile S, sono una grossa fonte di guadagno per i mafiosi dei mandamenti di Pagliarelli e Porta Nuova. Nel marzo e nell’aprile 2018 le microspie hanno registrato due summit all’interno di una parruccheria, a Villa Tasca. Entrambi convocati da Annatelli.

Contrasti fra boss

Al primo parteciparono Mirino e Gaspare Rizzuto, reggente della famiglia mafiosa di Palermo Centro, e al secondo, oltre a Rizzuto, era presente Salvatore Pispicia, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Porta Nuova e uomo fidato del capomafia Gregorio Di Giovanni.

Alcune frasi riportate da Scalavino avevano creato tensioni fra i due mandamenti e gli incontri furono necessari per ripianare lo scontro in nome degli affari.

Letti l’articolo sui summit in parruccheria

Leggi l’articolo sui contrasti fra i boss per la droga


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