Pogliese sospeso al Comune. Impasse alla città metropolitana

Pogliese sospeso al Comune| Impasse alla Città Metropolitana

Effetti a cascata dopo la condanna del sindaco di Catania.
LO SCENARIO INEDITO
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CATANIA – La sospensione di Pogliese solleva l’impasse istituzionale e burocratico tra Palazzo degli Elefanti e la Città Metropolitana. C’è smarrimento e imbarazzo tra i vertici dell’ex Provincia regionale, che attendono indicazioni ufficiali dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, per gestire uno snodo inatteso. Gli effetti della legge Severino non hanno conseguenze soltanto al Comune di Catania. Questo perché Salvo Pogliese è capo ad interim dell’ente nato dalla riforma voluta (ma mai entrata pienamente in funzione) da Rosario Crocetta. 

Il precedente

La condanna di Salvo Pogliese vale quanto un precedente. Da quando esistono le Città metropolitane, non era mai successo infatti che un sindaco venisse sollevato temporaneamente dalle sue funzioni. Il caso assai simile di Luigi De Magistris a Napoli differisce proprio su questo punto. Era il 2014 e le Province (con i rispettivi presidenti) erano ancora attive. La legge Delrio, che sul piano nazionale riorganizzò gli enti di area vasta in parallelo con il progetto di Crocetta, arrivò soltanto dopo. Quanto accadrà nei prossimi 18 mesi al Comune di Catania, invece, è già normato. Da ieri, è Roberto Bonaccorsi, vicesindaco e assessore al Bilancio, a fare le veci in tutto e per tutto di Pogliese, raccogliendo i medesimi poteri e le stesse responsabilità. 

Si attendono segnali per Palazzo Minoriti. Gli scenari ipotizzati potrebbero essere due. Il primo è che Bonaccorsi andrà a indossare anche la fascia azzurra che spetta a sindaci metropolitani. L’altro è che possa arrivare un commissario dalla Regione. Di certo c’è che la situazione attuale ha sollevato non poche perplessità tra le stanze dell’ex Provincia, ente che dal 2013 non ha più ritrovato un assetto normale. La stessa Francesca Paola Gargano, attuale commissario straordinario per le funzioni un tempo riservate al consiglio provinciale, raggiunta da LiveSicilia, fa sapere di essere in attesa di direttive sul cosa fare. 

Il Comitato europeo delle Regioni

Pogliese intanto dovrà lasciare la delegazione italiana nel Comitato europeo delle Regioni e la posizione nell’Anci. Da ieri, dunque, è un sindaco dimezzato, privo cioè per i prossimi 18 mesi delle prerogative connesse al suo ruolo. Tant’è che alle esequie in Cattedrale celebrate ieri per Luigi Maina, storico cerimoniere onorario di Palazzo degli Elefanti, non ha indossato la fascia tricolore. Un’accortezza estetica che segnala il repentino cambio di scenario inaugurato con la condanna pronunciata giovedì.

Nonostante gli appelli dei partiti dell’opposizione, che vorrebbero le dimissioni di Pogliese e il ritorno al voto, il diretto interessato – secondo i rumors – non sembra orientato a rimettere il mandato. Una scelta che in parte era già sottesa alla decisione di individuare in Roberto Bonaccorsi il vicario. E riconfermata, nei fatti, quando era stata disattesa la richiesta di Diventerà Bellissima di far entrare Enrico Trantino in Giunta da vicesindaco.   

Città in dissesto

Dovesse essere confermata la scelta di un Pogliese relegato in tribuna, a lui resterebbe il compito di guidare in via extra istituzionale la giunta, la maggioranza in consiglio comunale e i partiti del centrodestra. Una funzione squisitamente politica che la legge Severino non può tuttavia inibire. Sullo sfondo restano i problemi connessi al dissesto e agli effetti sociali della pandemia da Covid. Ingredienti che rendono più complessa la gestione di questa fase inedita. Davanti a ciò, anche le opposizioni di centrosinistra e Cinque stelle sono chiamate a definire il profilo adottare nei prossimi 18 mesi. 

Attualmente la posizione di Salvo Pogliese ai vertici regionali di Fratelli d’Italia non è messa in discussione. Il partito di Giorgia Meloni si è stretto in maniera evidente al fianco del segretario regionale per la Sicilia orientale. In fondo, quando il primo cittadino di Catania ha lasciato Forza Italia per FdI, il rischio della condanna giudiziaria era stato già preso in considerazione. A blindare Pogliese ci pensa intanto l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, che sui social scrive: “Salvo Pogliese è mio fratello. Stop!”.

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