Cittadella della polizia di Librino|Interrogazione di Saitta e Suriano - Live Sicilia

Cittadella della polizia di Librino|Interrogazione di Saitta e Suriano

I particolari.

CATANIA – La deputata del Movimento Cinque Stelle Simona Suriano ha presentato come prima firmataria, con il collega Eugenio Saitta cofirmatario, un’interrogazione al ministero dell’Interno sull’iter di costruzione della Cittadella della Polizia di Librino. Già lo scorso anno i deputati avevano chiesto notizie sullo stato dell’arte dell’opera e sui tempi per la realizzazione. Adesso, a seguito di alcune denunce e di esposti in procura sui rallentamenti subiti hanno presentato una nuova interrogazione. “La Cittadella della Polizia di Librino – spiegano i deputati – è un’opera importante e necessaria. Sul piatto vi sono 98 milioni di euro più 30 impegnati con una delibera Cipe del 2004 e constatiamo con vivo rammarico la stasi attuale”.
“Diversi i problemi relativi all’area e alla presenza di rifiuti pericolosi da smaltire. Sembrava che l’iter si fosse sbloccato con una gara per la pulizia e bonifica del terreno in questione e il 2021 poteva essere l’anno per far partire, finalmente, i cantieri. Invece, come la stessa stampa ha rilevato, in quel terreno vi sono dei collettori fognari che impedirebbero il sorgere dell’opera ed è stata avanzata la permuta con un altro terreno dove però passano tre linee dell’alta tensione di difficile ricollocamento”.

“Per questo motivo e per l’appello lanciato dal sindacato Siap delle forze dell’ordine non possiamo restare inermi. Chiediamo – aggiungono Suriano e Saitta – che si accertino le responsabilità a tutti i livelli, perché si tratta di soldi pubblici e di un tema importante come la sicurezza. Questa paralisi ha portato a pagare per gli affitti delle sedi della polizia ogni anno 2 milioni e mezzo di euro con 70 unità di personale impegnate solamente nella vigilanza delle strutture. Così – concludono – abbiamo proposto di utilizzare, temporaneamente e fino a quando la Cittadella di Librino vedrà la luce, le sedi ospedaliere dismesse per farne presidi per le forze dell’ordine. Strutture in pieno centro come il Vittorio Emanuele, il Santo Bambino e il Santa Marta possono ospitare i nostri agenti e gli uffici di polizia facendo anche risparmiare i contribuenti”.

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