Lega contro la tendopoli di Vizzini "Un nuovo Cara di Mineo con virus"

Lega contro la tendopoli di Vizzini|”Un nuovo Cara di Mineo con virus”

Dura nota del segretario Candiani, e intanto Razza annuncia: "L'hotspot di Lampedusa sarà svuotato"
MIGRANTI
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PALERMO – “In una terra dove i servizi e le infrastrutture per i siciliani vanno a rilento è davvero paradossale che una mega tendopoli per migranti venga messa in piedi in pochissimi giorni. Ci stanno rifilando la nuova edizione del Cara di Mineo con contorno di virus”. Lo afferma il segretario della Lega in Sicilia, Stefano Candiani, commentando la notizia della tendopoli per rifugiati e richiedenti asilo voluta dal governo nazionale nell’ex deposito dell’Aeronautica a Vizzini, in provincia di Catania.

Candiani aggiunge: “Conte e Lamorgese se ne stanno infischiando della Regione Siciliana, dei sindaci del Calatino e degli abitanti di Vizzini. Impiegano anni per riparare un’autostrada e invece ci vogliono pochi giorni per creare una nuova struttura di accoglienza per immigrati che impegnerà le forze dell’ordine, necessiterà della videosorveglianza che le nostre città non hanno e danneggerà l’immagine di un territorio che sta provando a ripartire con il turismo. Domani alle 10 la Lega sarà a Vizzini per dire ‘no’ a quella che a tutti gli effetti sarà un nuovo Cara di Mineo, un ghetto ignobile, ricettacolo di criminalità e che rischia di diventare una bomba biologica, un fattore di diffusione incontrollata del virus in Sicilia”.

A Lampedusa, intanto, i 350 migranti imbarcati ieri sulla nave quarantena Gnv Azzurra sono stati sottoposti tutti a tampone rinofaringeo anti-Covid. I test sono stati prelevati dall’imbarcazione che si trova a largo dell’isola da una motovedetta della Guardia di finanza e poi sono stati trasferiti a Palermo con un elicottero per essere analizzati. L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, annuncia il “dietrofront del ministero” sull’hotspot: “Pare che si siano decisi a svuotarlo e a non fare rientrare la nave giovedì a Lampedusa. Bene. È la dimostrazione che se nel dialogo tra istituzioni c’è rispetto della Regione, si fanno passi avanti. Ora ci aspettiamo consequenzialità su tutti gli hotspot, a partire da Porto Empedocle è Pozzallo”.

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