"Creare le condizioni perché si spezzi la catena del male" - Live Sicilia

“Creare le condizioni perché si spezzi la catena del male”

Il magistrato catanese, componente togato del Csm, ha scritto un lungo commento a seguito della sparatoria di Librino.
L'INTERVENTO
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CATANIA – Poche reazioni dopo la sparatoria di Librino. Istituzioni in silenzio. Politici che solitamente invadono le caselle di posta elettronica dei giornali attendono. Una voce però ha gridato. E continua a farlo con il passare dei giorni. Il magistrato catanese Sebastiano Ardita, componente togato del Csm, continua ad alzare i riflettori su quanto accaduto sabato sera. L’ex procuratore aggiunto di Catania è autore del libro Cosa nostra spa dove affronta il tema dei quartieri abbandonati dallo Stato e ricettacolo di manovalanza per il crimine. Serve una dura presa di posizione della politica, perché la repressione è solo l’ultima medicina.

“Dopo la sparatoria di Librino, i giornali pubblicano le foto dei giovani rimasti uccisi. Ad oggi non sappiamo cosa sia accaduto realmente e quali siano le ragioni, col tempo avremo certamente delle risposte”, scrive Ardita in un lungo post sulla sua pagina social. “Conosceremo la dinamica ed anche il movente. Ma non saranno mai risposte complete. Non sapremo mai perché questi ragazzi hanno scelto di vivere una vita che si è conclusa senza una ragione”

E ancora: “Perché hanno pensato di voler “controllare il territorio” con le armi. Perché non si sono posti il problema che una vita così può finire in un attimo, senza una ragione apparente. O meglio senza che si sia trovata una buona ragione per vivere. Sappiamo solo una cosa. Che ci saranno bambini, fratelli, parenti, amici che porteranno dentro il dolore e la rabbia di queste morti violente. E se non troveranno neppure loro “una buona ragione per vivere”, potrebbero alimentare la catena della violenza”.

Infine Ardita lancia un appello chiaro: “Compito dello Stato è quello di fare innanzitutto giustizia, trovare colpevoli e processarli. Ma anche di creare le condizioni perché si spezzi la catena del male. Altrimenti la violenza finirà per generare altra violenza. Con buona pace di chi ritiene che si ammazzano tra di loro. Non ci sono loro, ci siamo noi, tutti abitanti della stessa terra”.

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