Orlando e la differenza|tra sostanza e pennacchi - Live Sicilia

Orlando e la differenza|tra sostanza e pennacchi

La grande abilità del sindaco? Nascondere i problemi con la suggestione.

Caro direttore,
ho letto il pezzo di Immesi sulla sfiducia ad Orlando e volevo rassicurare i lettori che non c’è alcuna possibilità che ‘la fine della sindacatura di Orlando ricordi quella del suo predecessore’.
Io e Orlando non abbiamo né potremo avere mai niente in comune.
Tra me e lui c’è la stessa differenza che passa tra ‘sostanza e pennacchi’ (questa espressione che rende felicemente il concetto l’ho presa a prestito da Roberto Puglisi che spero non me ne vorrà).
Puglisi la utilizzò con lo stesso significato, ma naturalmente per un altro paragone.

Qualche giorno fa ho avuto l’occasione di scambiare un paio di battute con un giornalista che non è mai stato, diciamo così, un mio grande estimatore ma che io ho sempre ritenuto un romantico idealista, intelligente e capace.
Si rammaricava delle condizioni in cui versa la città e descrivendo Orlando mi ha detto che la sua grande abilità sta nel riuscire a nascondere i problemi con la suggestione.

Per me ovviamente non era una novità: Lei ricorderà certamente che in una mia precedente lettera in questa rubrica avevo definito Orlando un “para sacchi” (dalle parti di Catania e Messina definiscono così chi riesce a far credere che un sacco vacante possa stare in piedi).
Dentro di me ho sorriso compiaciuto pensando a quante volte avevo notato nei suoi pezzi questa suggestione di cui adesso sembrava consapevole.
Il mio sorriso nascondeva anche un pizzico di vanità, non mi ero sbagliato sull’opinione che ho sempre avuto di lui: è una persona intelligente.
La suggestione, come lei sa, riesce a nascondere i problemi, ma è altresì capace di distorcere la realtà facendo apparire come verità assolute quelle che sono, invece, autentiche bufale.

Nel maggio del 2012, in un’intervista rilasciata proprio a lei, sig. direttore, mi fu chiesto come mai mi fossi dimesso a soli due mesi dalla scadenza del mio mandato.
Risposi che sapevo che la conflittualità tra me e Lombardo non era recuperabile e che avevo ritenuto che quello era l’unico modo per ottenere l’intesa della Regione sull’ordinanza di protezione civile del Presidente Berlusconi con la quale si rendeva possibile l’utilizzo di 40 milioni di euro per la Gesip.
L’allora Presidente della Regione Raffaele Lombardo si rifiutava di firmare l’intesa (comportamento inqualificabile), creando gravi problemi alla città.
I fatti poi mi diedero ragione perché Lombardo al Commissario Latella non oppose naturalmente alcuna resistenza.
Quale fu invece il messaggio che passò?
Conti in rosso, indebitamento, ammanco, buco e possibile dissesto erano i termini più abusati.
Insomma, il Comune da me amministrato era sull’orlo del dissesto e stavo abbandonando la nave che affondava.
Niente di tutto questo era vero naturalmente.

Il bilancio del Comune ai tempi della mia amministrazione era strutturalmente sano ed in equilibrio e passava invece esattamente il contrario.
Fortunatamente, però, arrivò Orlando e fece quell’operazione verità che io non ero riuscito a fare.
La Giunta da lui presieduta e la sua maggioranza in Consiglio approvò il rendiconto del 2011, l’ultimo anno della mia gestione, con un avanzo di amministrazione pari ad euro 23.533.428,52 (non certo per farmi un favore, ne avrebbe fatto volentieri a meno, ma trovarsi un tesoretto di 23 milioni di euro da spendere non era affatto male).
Questo finalmente, dopo tante chiacchiere, escludeva per tabulas che la mia amministrazione avesse lasciato un buco di bilancio.
Il destino è talvolta beffardo.

Chi lo avrebbe mai detto che la certificazione della regolarità della mia gestione dei conti del Comune sarebbe arrivata proprio da Orlando?
Questi dati possono essere consultati da chiunque sul sito del Comune (delibera n.115 del 02 agosto 2012).
La notizia fu pure riportata dal Corriere della sera (10 agosto 2012).
Andiamo ai giorni nostri e diciamo le cose come stanno.
La mozione di sfiducia è una farsa e non ha alcuna possibilità di essere approvata ma vorrei farle una domanda.
Direttore, ma dicono vero che i problemi sui conti del Comune sono dovuti al Covid?
Forse i problemi determinati dal Covid saranno gli unici che troveranno soluzione perché lo Stato ha stanziato 4 miliardi e la regione 300 milioni di euro.
È la situazione dei conti dell’amministrazione Orlando, precedente al Covid, che era strutturalmente disastrata.
Situazione che fu messa nero su bianco dagli ispettori del Ministero e dai revisori.
Mio caro direttore, il Covid non c’era quando furono chieste le anticipazioni di tesoreria (cosa che io mi guardai bene dal fare) e che procurano un gravissimo onere sui conti del Comune.
Ancora una volta la differenza è tra ‘sostanza e pennacchi’.

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