Avvocati tra caos e rischio Covid Proclamato lo stato di agitazione - Live Sicilia

Avvocati tra caos e rischio Covid Proclamato lo stato di agitazione

"A repentaglio la salute".

PALERMO – “Continuano a verificarsi gravi criticità all’interno del tribunale di Palermo che mettono a repentaglio la salute degli operatori e degli utenti”. Con queste parole il Consiglio dell’Ordine degli avvocati palermitani ha dichiarato lo stato di agitazione. Gli avvocati chiedono il rispetto delle norme anti Covid.

Ecco l’elenco delle criticità che vengono denunciate: “Molti giudici continuano a fissare le udienze genericamente “alle ore 9 e seguenti; anche per quelle nelle quali viene fissato l’orario di trattazione del singolo giudizio, non ne viene data comunicazione alle parti, e laddove ciò accada, gli elenchi con l’indicazione oraria vengono affissi soltanto poco prima dell’inizio dell’udienza; siffatte criticità costringono gli avvocati ad accedere in massa in Tribunale alle ore 9 ed ad attendere fuori le aule, creando assembramenti pericolosi per se stessi e per la salute pubblica; analoghe disfunzioni sono state segnalate dai Colleghi anche in relazione all’ accesso alle cancellerie ed al deposito degli atti giudiziari”.

A questo punto il Consiglio dell’ordine invita i “capi degli uffici giudiziari a vigilare con rigore e determinazione affinché tutti i magistrati redigano calendari di udienza con indicazione precisa dell’ordine di trattazione delle cause e del relativo orario; almeno due giorni prima della data fissata per la trattazione dell’udienza, l’orario di trattazione venga comunicato via pec agli avvocati interessati, anche con la collaborazione della segreteria dell’Ordine degli avvocati; l’accesso alle cancellerie ed alle segreterie non venga impedito e, comunque, venga adeguatamente regolato al fine di consentire agli avvocati di svolgere tutte le attività necessarie per l’espletamento del loro mandato professionale; venga consentito l’accesso al front office della Procura, anche senza preventiva prenotazione; venga privilegiato per il settore penale l’utilizzo dei mezzi informatici (ad esempio, pec e posta elettronica per il deposito di atti giudiziari, istanze, memorie, richieste istruttorie, liste testi, querele, impugnazioni ed altro), mentre per il settore civile la trattazione scritta ove possibile. il consiglio chiede anche agli avvocati virgole maniera riservata, di segnalare i nominativi dei magistrati che non si dovessero attenere a queste indicazioni.

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