Palermo, aiuti alle imprese Sì allo sconto su Imu e Tari

Palermo, aiuti alle imprese| Sì allo sconto su Imu e Tari

Il consiglio approva le delibere, in attesa dei soldi regionali
SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Riduzione di Imu e Tari in vista per i commercianti palermitani colpiti dal lockdown. Il consiglio comunale ha infatti approvato oggi quattro delibere che consentiranno al capoluogo siciliano di partecipare alla ripartizione del fondo da 300 milioni istituito nell’ultima Finanziaria regionale: un calderone pensato per compensare i minori introiti da tasse e affitti che ha colpito in generale tutti gli enti locali, alle prese con famiglie e aziende in forte difficoltà economica.

In realtà quello di oggi è solo un passaggio propedeutico: i soldi non sono ancora materialmente disponibili, visto che la Regione deve reperirli dalle economie di vari capitoli di spesa, e serve anche l’assicurazione da Bruxelles che non si tratti di aiuti di Stato, pena doverli richiedere indietro. Ma il passaggio a Sala delle Lapidi era necessario, visto che entro il 15 ottobre vanno inviate tutte le carte alla Regione per poter attingere al riparto deciso dalla conferenza con le Autonomie locali.

La quota che tocca a Palrmo, sull’80% del fondo, è pari a 26 milioni di euro, a cui potrebbero aggiungersene altri che fanno riferimento invece al restante 20: in soldoni, si tratta di uno sconto del 70% su Imu e Tari. “Sono grato agli uffici – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – che hanno predisposto gli atti e al consiglio comunale che li ha velocemente approvati. Sono provvedimenti importanti per rispondere in modo concreto alle esigenze delle categorie produttive che sono state colpite pesantemente dall’emergenza “. 

“La riduzione di Imu e Tari per i cittadini messi in difficoltà dal lockdown è un importante segnale di attenzione verso le famiglie e le imprese di Palermo – dicono i consiglieri comunali di Avanti Insieme Antonino Sala, Valentina Chinnici, Massimo Giaconia e Claudia Rini – Il Consiglio comunale ha dimostrato anche oggi un alto senso di responsabilità, approvando delibere che garantiscono comunque gli equilibri di bilancio e non inficiano i servizi”.

Le imprese beneficiarie dovranno rientrare in una delle seguenti categorie: associazione, museo, biblioteca, scuola, luogo di culto; cinematografo, teatro; campeggi e impianti sportivi; stabilimento balneare; esposizione, autosaloni; alberghi con ristorante; alberghi senza ristorante; uffici, agenzia; banca ed istituto di credito, studi professionali; negozi di abbigliamento, calzatura, libreria, cartoleria; negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato; banchi di mercato di beni durevoli; attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista; attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista; attività industriali con capannoni di produzione; attività artigianali di produzione di beni specifici; ristorante, trattoria, osteria, pizzeria, pub; mensa; hamburgheria; bar, caffè, pasticceria; banchi di mercato generi alimentari; discoteche, night club.

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