Salvini, Meloni e Tajani Caffè prima dell'udienza

Salvini, Meloni e Tajani|Un caffè per l’unità

Una breve colazione in un hotel prima del processo

CATANIA – Caffè a 3 fra i big del centrodestra poco prima dell’udienza preliminare prevista oggi nel tribunale di Catania nei confronti di Matteo Salvini per il caso dei migranti della nave Gregoretti.

Il leghista, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si sono incontrati per una breve colazione in un hotel sul lungomare della città siciliana. Precedentemente un incontro fra i tre era stato previsto in piazza Duomo, poi rinviato per motivi di sicurezza. Obiettivo, esprimere il sostegno degli alleati del centrodestra al segretario della Lega.

“L’ho visto bene, sereno, reattivo, immagino ci sia anche un nervosismo. Penso che nessuno per aver fatto quel lavoro, avrebbe potuto immaginare di finire in tribunale. Per persone come noi finire in tribunale è una cosa seria. Ma l’ho trovato molto combattivo”. Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sulle impressioni che ha avuto incontrando Matteo Salvini stamattina a Catania, poco prima dell’udienza preliminare sul caso Gregoretti prevista nel tribunale della città siciliana.

Il caffè insieme tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani a Catania, prima dell’udienza sul caso Gregoretti, è segno dell’unità del centrodestra? “Sono contenta che qualcuno lo dica – ha risposto ai cronisti la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a margine di un flash mob a Catania – perché io leggo solo di presunte divaricazioni, competizioni, uno contro l’altro. Capisco che compatti facciamo paura, ma nelle questioni fondamentali abbiamo sempre dimostrato di esserci”.

Il flash mob della Meloni

“Una nostra presenza (alla dogana di Catania, dove é in corso una manifestazione della Lega per Salvini, ndr) non è mai stata prevista, perché abbiamo preferito ribadire la nostra posizione senza politicizzare eccessivamente”. L’ha detto la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Catania, rispondendo a una domanda sulla fatto che il suo partito e Forza Italia non saranno in piazza, dopo l’udienza preliminare nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti.

E ha chiarito: “Credo che in democrazia uno sia libero di dire che non è d’accordo, non siamo andati davanti al tribunale, non ce la siamo presi con la magistratura. Ma io dissento così”, ha concluso a margine di un flash mob, organizzato davanti alla sede storica del Movimento sociale italiano catanese, con lo striscione “La difesa dei confini è sacrosanta”

“A noi si chiede di non scendere in piazza, ma ci sono manifestazioni della sinistra ovunque. Non è quella una pressione della politica per condizionare le scelte della magistratura? Io trovo surreale che ci siano avversari politici che vanno in piazza a chiedere di mandare Salvini in galera”. A dirlo è la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, a margine di un flash mob organizzato dal suo partito a Catania nel giorno dell’udienza preliminare di Matteo Salvini sul caso Gregoretti.

Alla protesta hanno partecipato anche i parlamentari FdI Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida. Poi a una domanda dei cronisti sul mancato incontro pubblico tra i big del centrodestra, previsto inizialmente stamattina in piazza Duomo a Catania, Meloni ha risposto: “Non è una marcia indietro ma solo il tentativo di evitare problemi. Abbiamo preferito fare una cosa sobria e vederci per un caffè”.

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