"La Macchina dei Sogni" al Museo Salinas dal 14 - Live Sicilia

“La Macchina dei Sogni” al Museo Salinas dal 14

Il programma del festival diretto da Mimmo Cuticchio.
PALERMO
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Palermo– Sarà un sogno nel sogno la 37esima edizione del Festival teatrale “La Macchina dei Sogni”, diretto da Mimmo Cuticchio, dal 14 al 18 ottobre, all’interno del Museo archeologico regionale Antonino Salinas e realizzato con il sostegno dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana.

Mostre, spettacoli, installazioni dialogheranno con la prestigiosa collezione archeologica custodita all’interno del museo. Il sottotitolo “Il Palazzo delle cento stanze”, indica proprio questo percorso che incrocia il teatro contemporaneo con la storia siciliana.

“Il Museo archeologico regionale è la più importante istituzione pubblica museale dell’Isola – dice Mimmo Cuticchio – è uno scrigno di valore artistico-culturale inestimabile, un tesoro che mi ha portato a pensare al Palazzo delle cento stanze”.

Il Festival intreccia la contemporaneità con il mito offrendo spunti di riflessione sui drammi che vive l’uomo contemporaneo. Gli spazi del Museo archeologico saranno, dunque, il genius loci del progetto: “Questa manifestazione di grandissimo spessore culturale è elogio della parola e dell’arte a 360 gradi, in quanto crogiolo di spettacoli che, coinvolgendo i meno giovani, gli adulti, i ragazzi e i bambini, permette a tutte le età della vita di appropriarsi di momenti di incantamento, scoprire quanta corrispondenza vi sia tra le storie mitologiche e il nostro quotidiano e quanto vissuto, nel non vissuto. A ospitare questa cinque giorni il Museo archeologico regionale Antonio Salinas, luogo votato al “dialogo” tra il classico e il contemporaneo, elogio continuo della bellezza e della cultura, che custodisce una delle più ricche collezioni archeologiche d’Italia, testimonianza della storia della nostra Isola in tutte le fasi. Tutti coloro che si sentono ingranaggi delle “Macchine dei sogni” non possono mancare. Il mio augurio è che ognuno faccia partire la propria “Macchina dei sogni” ma, in attesa che ciò avvenga, facciamoci accompagnare in questo viaggio favoloso dal maestro Mimmo Cuticchio che mai finisce di stupirci”, dice Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

Il teatro incontra il museo

Alcuni spazi del Museo ospiteranno una mostra di arazzi “pezzati”, ideati e realizzati da Tania Giordano. Il viaggio tra gli arazzi sarà accompagnato dai testi di Tiziana Lo Porto, scrittrice e traduttrice che, insieme a Giordano, è stata allieva del primo corso della scuola per pupari e cuntisti nel 1997. Il testo sarà parte integrante degli arazzi esposti, le parole tesseranno una trama di racconti e una geografia di avventure.

“Nel sodalizio che da diversi anni mi lega alla famiglia artistica e di sangue di Mimmo Cuticchio, da Selinunte alla collina di Ibañeta a Roncisvalle, questa 37esima edizione de “La Macchina dei Sogni” rappresenta una tappa fondamentale, anzi un importante punto di arrivo. Ciò che da angolazioni diverse intendiamo entrambi per cultura – vivere le radici identitarie come tensione costante tra memoria della tradizione e contemporaneità, dominare solidamente il mestiere per innovarlo – trova adesso in questa macchina scenica appositamente concepita per il Salinas il terreno direi ideale di sperimentazione. Dentro un museo archeologico per la prima volta si consumerà sotto gli occhi del pubblico un’azione scenica che coinvolge allo stesso tempo narratore, opera, visitatore: non semplice turista ma viaggiatore, in questo caso viaggiatore nel tempo oltre che nello spazio. Il teatro infatti – e ancora oggi per tutti noi il teatro è questo – non è solo un’espressione dell’arte ma dà forma sociale ai valori, alle contrapposizioni, ai contrasti che animano e definiscono una comunità civica”, dice Caterina Greco, direttrice del Museo archeologico regionale Salinas.

L’allestimento di Giordano e Lo Porto diventa la scenografia dello spettacolo itinerante “Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende”, ideato e diretto da Mimmo Cuticchio (dal 14 al 18 ottobre alle 10,30 e alle 16). Il volo delle piume d’oro degli uccelli accompagnerà il viandante tra i fili della narrazione dell’epica guerra di Troia, che viene tessuta dal telaio regolato sulla pietra di Palermo. La forza, la debolezza, il pianto, l’amore, il dolore, la morte, il duello, l’amicizia, il potere, la spada, l’elmo, la lancia, l’auriga, il sottile velo. Dalle gesta degli eroi all’orizzonte sconfinato dei personaggi, che chiedono di essere raccontati, rivissuti e rivisitati in nuove possibilità interpretative.

Dalla bella e violata Europa agli dei umili e obbedienti come Enea, dagli scaltri e furbi come Ulisse re dei naufraghi all’abile arciere Paride bramoso di mele d’oro, dallo sguardo agghiacciante di Medusa, un tempo dolce fanciulla indifesa alla saggezza implacabile di Atena, dalla disperata, amorevole e determinata Demetra al seducente e focoso Giove, dalle madri e sorelle che perdono i propri figli come Andromaca ai guerrieri leali come Ettore. Tutti saranno plasmati e restituiti nel loro amore per l’avventura, il valore e le virtù.  

Gli spettacoli della compagnia Figli d’Arte Cuticchio

“L’ira di Achille” (16 e 17 ottobre alle 21) per la prima volta a Palermo, si svolge su tre piani scenici: gli uomini/pupi, i sacerdoti/pupari e gli dei/attori, in una felice contaminazione tra diverse tradizioni orali e performative. La drammaturgia segue passo dopo passo l’“Iliade” dando spazio alla musica, al ritmo incalzante delle scene e dei dialoghi, ma soprattutto al piacere puro, intatto, assoluto del racconto, che riscopre l’antica arte dei rapsodi omerici, ci riporta indietro nel tempo e la storia prende corpo e voce attraverso i pupi, gli opranti e gli attori.

Giacomo Cuticchio ha scritto appositamente la suite musicale per lo spettacolo, ideato, montato e diretto dal padre Mimmo. L’epica si fonde con il contemporaneo in una messa in scena che vede in azione nuovi pupi creati sulle figure dei greci e dei troiani, nel rispetto di quei canoni tradizionali che la Famiglia d’arte si tramanda di generazione in generazione. Analogamente, strumenti antichi e moderni vengono armonizzati nella colonna sonora che accompagna, in una progressione dialettica, i fatti rappresentati, seguendone i ritmi di improvvisazione tipici del teatro dei pupi.

Ci sarà anche “Medusa” (18 ottobre alle 21,40) in forma di proiezione sul grande schermo, dove convivono le tradizioni dell’opera dei pupi e dell’opera lirica. La trama prende spunto dai racconti mitici che narrano della Gorgone, precisamente quelli di età ellenistica, le cui fonti riferiscono di una bellissima fanciulla mutata in mostro dalla dea Atena, irata per la profanazione del suo santuario in seguito all’amplesso della giovane con il dio dei mari Poseidone. La proiezione sarà preceduta da una conversazione con Maurizio Bettini, saggista, scrittore, filologo e latinista che parlerà dell’affascinante universo dei miti e delle loro narrazioni.

Le ospitalità

Per il Festival arriveranno a Palermo anche uno spettacolo del Centro teatrale bresciano e uno della compagnia del Teatro del Drago di Ravenna. Il primo è “Cassandra o dell’incanto” di Elisabetta Pozzi (14 ottobre ore 21) che procede attraverso memorie letterarie che riguardano il personaggio mitologico, un collage di ricordi narrati in prima persona. La drammaturgia dello spettacolo si avvale del contributo di Massimo Fini, con il quale l’attrice ha costruito il finale, una sorta di tragico epilogo in cui Cassandra vede il futuro dell’uomo moderno, che con la sua incapacità di porsi dei limiti è ormai diventato “un minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola e di cui è l’unico prigioniero”. Da diversi anni Elisabetta Pozzi lavora sui grandi temi e archetipi del mito. Tra i personaggi più frequentati in questo lungo dialogo con le radici del teatro occidentale c’è Cassandra, oggetto di numerosi studi e spettacoli di cui questo Cassandra è l’ultima tappa. L’attrice ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna di non essere creduta, raccogliendo liberamente suggestioni e riletture da grandi testi e autori di ogni tempo: da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini.

Da Ravenna arriva, invece, “Fagiolino asino d’oro” (15 ottobre ore 21) con Fabio Pignatta, Mauro e Andrea Monticelli, diretto da Renato Bandoli, uno show d’arte varia che richiama un decadente circo ottocentesco incentrato su una struttura “scenica-coreografica” di disorganizzati artisti ambulanti. La comicità semplice e immediata è uno degli elementi che lega i tre differenti generi presenti nello spettacolo: il teatro dei burattini, l’arte antica dei cantastorie, la giocoleria degli artisti di strada. La rappresentazione è ispirata a “L’asino d’oro” di Apuleio, ma il protagonista della storia è Fagiolino, l’eroe dei burattini tradizionali dell’Emilia Romagna.

Spazio ai bambini

Per i più piccoli, il programma prevede “Fiabe africane” e “La forma delle storie” (16 e 17 ottobre alle 18), due spettacoli della compagnia La Voce delle cose di Bergamo. Le fiabe rappresentano la mappa del mondo che una società trasmette alle generazioni future. Ciò è ancor più necessario in quelle società dove non è presente una lingua scritta, dove le narrazioni fiabesca, epica e mitologica non sono completamente distinte e dove l’ascolto di ognuna di queste coinvolge l’intera popolazione. “Scilla e Cariddi” della compagnia Teatro degli Spiriti di Palermo (14 ottobre alle 18) racconta la straordinaria avventura fatta di inseguimenti, di mari, di amori e di mostri marini che porterà Scilla a incontrare Cariddi. E infine, “Pulcinella” di Bruno Leone (15 ottobre alle 18), un personaggio irriverente alle prese con gli imprevisti del quotidiano, protagonista assoluto, che affronta e sconfigge i suoi avversari, dispensando lezioni di vita e di buon senso.

“In viaggio con Ulisse nella terra dei bambini” è, invece, il laboratorio creativo rivolto a bambini dai 6 ai 10 anni, condotto da Sara Cuticchio, psicologa e psicoterapeuta infantile. Basato sulla costruzione di pupi di cartapesta, il laboratorio si propone di raccontare il mito senza tempo dell’“Odissea” attraverso uno sguardo nuovo e attuale, che pone al centro il punto di vista del bambino. Tre incontri pomeridiani dalle 15 alle 18. Per l’iscrizione occorre inviare una mail a pupi@figlidartecuticchio.com entro il 10 ottobre. 

La memoria dei sogni

Una parte speciale del Festival è “La memoria dei sogni”. Si tratta di un “tour virtuale” attraverso il web, tra fotografie e video, realizzato grazie al sostegno dell’assessorato alle Culture del Comune di Palermo. Il tour realizzato da Valerio Bellone, sarà disponibile online sul sito dell’associazione Figli d’Arte Cuticchio (www.figlidartecuticchio.com) e accompagnerà i visitatori nei dedali del Teatro dei Pupi di via Bara all’Olivella, autentica macchina di sogni. Lungo il tratto di strada che dal Teatro Massimo porta al Museo archeologico, si estenderà un’installazione scenografica con i manifesti di tutte le edizioni del Festival che ha curato Fabrizio Lupo e hanno realizzato Alessia D’Amico e Rosario Mangiapane. Con un semplice clic si materializzano davanti agli occhi del visitatore, come scatole cinesi, tutte le immagini e i temi delle trentasei edizioni del Festival “La Macchina dei sogni”.

IL PROGRAMMA

14 ottobre

ore 10,30 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 16 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 18 Scilla e Cariddi – Teatro del Corvo

ore 21 Cassandra o dell’incanto – Elisabetta Pozzi

15 ottobre

ore 10,30 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 16 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 18 Pulcinella – Bruno Leone

ore 21 Fagiolino asino d’Oro – Teatro del Drago

16 ottobre

ore 10,30 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 16 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 18 La forma delle storie – Luì Angelini – La voce delle cose

ore 21 L’ira di Achille – Figli d’Arte Cuticchio

17 ottobre

ore 10,30 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 16 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 18 Fiabe africane – Paola Serafini – La voce delle cose

ore 21 L’ira di Achille – Figli d’Arte Cuticchio

18 ottobre

ore 10,30 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 16 Viaggio avventuroso tra storie, miti e leggende – Figli d’Arte Cuticchio

ore 18 In viaggio con Ulisse nella terra dei bambini (saggio del laboratorio)

ore 21 Mythos il racconto infinito – conversazione con Maurizio Bettini

ore 21,40 Medusa (proiezione)

Gli eventi del Festival sono gratuiti, ma per partecipare

è necessario pagare il biglietto di ingresso al Museo Salinas (6 euro)

Per le misure anti Codiv il numero dei posti è limitato.

La prenotazione avviene tramite Coop Culture allo 091 7489995

oppure sul sito www.coopculture.it

Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta attraverso il sito dell’associazione:

www.figlidartecuticchio.com

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