CEFALU’ – Il personale della Fondazione Giglio e i pazienti saranno sottoposti nuovamente a tampone naso-faringeo dopo la diagnosi di positività al Covid-19 su un infermiere dell’area di riabilitazione. La decisione è stata assunta dalla direzione strategica della Fondazione Giglio di Cefalù che ha deciso di sospendere l’attività sanitaria non urgente sino a lunedì. In 72 ore dovrebbero essere ultimati tutti i tamponi. “L’obiettivo – spiega la direzione strategica – è rimettere l’ospedale in sicurezza e garantire la ripresa a pieno regime di tutte le attività”. L’infermiere, risultato positivo al Covid-19, residente in un comune delle Madonie, dove vi sarebbero stati altri casi, aveva fatto il suo ultimo ingresso in struttura il 2 ottobre sino a tornare, ieri, in modalità drive in, per il tampone, all’apparire dei sintomi febbrili. Lo screening sul personale e pazienti, già iniziato con i primi 130 tamponi effettuali nell’area di riabilitazione dove l’infermiere presta servizio, ha consentito di individuare un solo paziente positivo, posto in isolamento e in procinto di essere trasferito in un ospedale Covid, oltre a sette sanitari (1 fisioterapista, 4 operatori socio sanitari e 2 infermieri incluso il primo) sempre dello stesso reparto. Il reparto è già stato sanificato e il personale positivo, tutto asintomatico, è stato inviato in quarantena nelle proprie residenze. La direzione strategica ha comunque deciso di sospendere le attività non urgenti sino a lunedi “per ripartire in sicurezza”. (ANSA).
Controlli e tamponi. "L'obiettivo è rimettere l'ospedale in sicurezza e garantire la ripresa a pieno regime di tutte le attività".
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