La bambina positiva e 'senza famiglia': ecco cosa succederà

La bambina positiva in ospedale, l’appello: “Chi sa qualcosa…”

La storia di 'Aurora', bimba positiva, lasciata all'Ospedale dei Bambini da chi l'ha accompagnata. L'appello del Comune
PALERMO, INTERVIENE IL COMUNE
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PALERMO- Aurora riposa nel suo lettino dell’Ospedale dai Bambini. E non sa niente di tutto il mondo che sta girando intorno a lei. Da quando abbiamo raccontato la sua storia di neonata positiva al Covid, lasciata in corsia da persone che al momento risultano irreperibili, molte cose, nella sua vita, sono cambiate, ma forse era accaduto già prima. Ci sono le necessarie indagini. Bisogna capire chi, come e perché. C’è un sistema che si è messo in moto. La dottoressa Marilù Furnari, della direzione del nosocomio, ha avvertito le autorità competenti. Significa l’avvio di una strada. Se non accade qualcosa, la piccola potrebbe essere destinata a una casa famiglia e lì assistita. In ospedale è stato fatto tutto il possibile, come accade per i pazienti della struttura che vengono invariabilmente ‘adottati’ da un personale capace di andare molto oltre la semplice professionalità. Sono tante le biografie che si intrecciano qui. Molte sono normali, per fortuna, e riguardano famiglie con bambini amati e protetti. Qualcuna lambisce ombre che peseranno per sempre nella vicenda delle donne e degli uomini che saranno.

“E’ verosimile che la bambina per il momento, con la guarigione completa, sarà ospitata in una struttura al fine di attivare i meccanismi per la sua tutela – dice l’assessore alle Attività Sociali del comune di Palermo, Giuseppe Mattina -. Lancio un appello, chi sa, chi conosce la vera storia, si rivolga alle autorità”.

‘Abbandono’, intanto, è la parola che si comincia a pronunciare, in attesa degli eventi. E che ha cementato la commozione intorno al lettino che custodisce una bimba ignara del suo destino. Una commozione di tanti tipi: la migliore è quella di chi non la dimenticherà mai. Aurora, come tutte le vite nascenti, è un foglio bianco disegnato dai giorni e i giorni diventeranno anni. Se il primo colore sarà il nero dello strappo, la speranza è che i successivi abbiano tonalità luminose.

Alla bimba è stato somministrato un nuovo tampone di cui si attende l’esito. Sta bene e non presenta sintomi preoccupanti dell’infezione. Nei prossimi giorni, il responso che sarà un passaggio molto importante. L’hanno chiamata ‘Aurora’, in ospedale, come la principessina risvegliata da un bacio e sottratta ai rovi e alla smemoratezza. Come la luce al principio del giorno.


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