Salvi migliaia di posti di lavoro: parte il reclutamento di massa - Live Sicilia

Salvi migliaia di posti di lavoro: parte il reclutamento di massa

Dichiarata illegittima la decisione dell'Ircss Neurolesi Piemonte di Messina

MESSINA – Migliaia di posti di lavoro sono salvi. Il Tribunale di Messina, sezione Lavoro, in composizione collegiale, ha dichiarato illegittima la decisione dell’Ircss Neurolesi Piemonte di Messina di non procedere alla stabilizzazione dei lavoratori precari da oltre 3 anni nello stesso Istituto in ragione della presunta carenza dei requisiti previsti dalla Legge Madia.

L’avvocato Santi Delia

È stato accolto il ricorso dell’avvocato Santi Delia dello studio Bonetti & Delia. Possono, dunque, ripartire le procedure per il “reclutamento del personale sanitario necessario a fronteggiare e gestire nel medio-lungo periodo l’emergenza epidemiologica da COVID -19.

Si tratta difatti, di una decisione importante, poiché dopo la decisione del mese di febbraio del Consiglio di Stato (nell’ambito di una stabilizzazione bandita dal Cnr), secondo cui le stabilizzazioni già avviate e concluse nonché quelle da attivarsi avrebbero dovuto tener conto del principio di esclusione dei precari storici con contratti a tempo indeterminato in essere, il rischio era quello di migliaia di licenziamenti ed altrettanti lavoratori che dopo anni di lavoro dovevano continuare a rimanere precari.

Secondo il Tribunale, a differenza del caso deciso dal Consiglio di Stato, e così da conferire serenità e certezza ai migliaia di rapporti già instaurati in questo triennio, “l’avviso relativo alla procedura di stabilizzazione indetta dall’IRCCS, cui ha partecipato una ricorrente, non prevede espressamente tra i requisiti per la partecipazione l’insussistenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con altre amministrazioni”.

Secondo l’avvocato Santi Delia, si tratta “della prima decisione su un tema di portata nazionale atteso da migliaia di lavoratori e dalle stesse Amministrazioni che, anche per lo spessore degli argomenti esposti, siamo certi farà da guida per le successive assunzioni e non possiamo che essere estremamente felici, tanto per i nostri assistiti che vedono riconosciuti anni di lavoro precario e sottopagato, quanto per il nostro studio che, ancora una volta, a livello nazionale, conferma la propria presenza nell’ambito del pubblico impiego e dei concorsi pubblici offrendo ai giudicanti temi di riflessioni spesso condivisi”.

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