Foschi torna a parlare: “Il virus non riuscirà ad uccidere calcisticamente i rosanero” - Live Sicilia

Foschi torna a parlare: “Il virus non riuscirà ad uccidere calcisticamente i rosanero”

L’ex direttore sportivo rosanero: “I tifosi devono sostenere ancora di più questa squadra”

“Il campionato è appena iniziato, sono trascorse poche giornate e c’è ancora tempo per risalire la china. Loro ci sono sempre stati, anche l’anno scorso in D ho visto un pubblico fantastico e meraviglioso che ha trascinato la squadra al successo, non devono demordere e quindi faccio i migliori auguri per questo 120° compleanno a loro ed al Palermo. Devono avere ancora più coraggio e sostenere ancora di più questa squadra, con la forza dei palermitani ed il valore di questo gruppo sono sicuro che possa arrivare un risultato importante. Sono convinto che il virus non riuscirà ad uccidere calcisticamente i rosanero”. A dirlo è l’ex direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi, parlando dello scetticismo che vi è attorno alla squadra rosanero che in avvio di stagione, prima di esser stata costretta a fermarsi per via dei numerosi casi di positività, ha raccolto solamente un punto in quattro partite.

Intervistato da Mediagol.it, l’esperto dirigente romagnolo si è poi soffermato sul capitano del Palermo, Mario Alberto Santana che lui conosce molto bene: “L’ho comprato dal Venezia e dopo qualche anno di permanenza al Palermo lo vendemmo alla Fiorentina per una buona cifra. Mario è un ragazzo che può dare ancora tanto nonostante l’età un po’ avanzata, la sua serietà è senz’altro un’arma a favore anche dei rosanero. Se lo aiuta il fisico potrà dare il massimo, possiamo dire che è una garanzia anche per la gestione lo spogliatoio”.

La società di viale del Fante, nei mesi scorsi ha vissuto qualche settimana particolarmente calda in virtù dei dissidi tra il presidente Dario Mirri, proprietario del 60% del club rosanero e Tony Di Piazza che ne detiene il restante 40. “Era un matrimonio partito a mille con la vittoria del campionato di Serie D, poi dopo qualcosa non ha funzionato ma credo sia normale quando c’è qualcuno che ha una percentuale maggiore – spiega Foschi -. Mirri si sente più presidente, sono però cose sulle quali non vorrei addentrarmi troppo. Insieme hanno costruito un bel gruppo e avuto dei risultati, poi si fa fatica a vivere in simbiosi. Quando ci sono più proprietari è difficile dividersi equamente delle quote e coesistere serenamente perché c’è sempre qualcuno che vuole comandare. Di Piazza è uno che sta bene ed è soprattutto una persona seria, Mirri è un grande appassionato e di certo affidabile. Mi auguro che possano coesistere almeno per questo campionato, serve unità di intenti anche in vista del mercato di gennaio. La cosa che adesso importa più di tutti è che stiano uniti, poi a fine campionato vedranno come risolvere le questioni. Intanto bisogna fare gruppo”.

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