CATANIA. Nuovo rinvio per le elezioni amministrative a Tremestieri Etneo. Lo ha deciso il governo regionale, riunito in seduta straordinaria e urgente, su proposta dell’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso. Il provvedimento, necessario a causa della situazione epidemiologica nell’Isola, è stato preso in analogia con quanto fatto dal ministero degli Interni per il turno elettorale straordinario nei Comuni sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata: Vittoria in provincia di Ragusa e San Biagio Platani nell’Agrigentino. Per poter andare a votare i cittadini dovranno aspettare la prossima primavera.
Si vota a marzo
La data individuata è il 14 e 15 marzo, con eventuale ballottaggio due settimane dopo. Fino ad allora verrà prorogata l’attuale gestione. Il disegno di legge predisposto dalla giunta con la data di rinvio dovrà adesso essere approvato dal Parlamento siciliano.
Per il Comune etneo si tratta di un secondo rinvio, visto che originariamente le elezioni erano state fissate per il 4 e ottobre, ma poi sospese e rinviate al 29 e 30 novembre. Una decisione, quella presa dalla Regione, a seguito di un rapporto della Procura della Repubblica di Catania secondo il quale – a seguito di un’indagine della Compagnia dei carabinieri di Gravina di Catania – sarebbe emersa “la sussistenza di illeciti di rilevanza penale correlati alle sottoscrizioni e alle relative autenticazioni delle liste dei candidati”.
Proposto il rinvio al 12 febbraio anche per le elezioni di secondo livello nei Liberi consorzi dei Comuni e nelle Città metropolitane.
L’ex candidato Nicosia: “Comune va commissariato”
“Il comune va subito commissariato, non può essere guidato da amministratori su cui gravano i sospetti di illeciti penali per delle violazioni di legge”. Così Santo Nicosia, già candidato sindaco, che plaude al rinvio delle elezioni, ma chiede al presidente della regione Nello Musumeci e al prefetto di Catania Claudio Sammartino di commissariare il comune di Tremestieri Etneo. “Far proseguire la guida dell’amministrazione comunale all’attuale giunta – scrive Nicosia – sarebbe una scelta irragionevole e irresponsabile. La democrazia verrebbe, ancora una volta, calpestata. Gli attuali amministratori, consiglieri compresi, non sono più legittimati a guidare il paese. Tutti hanno ricevuto una investitura politica per 5 anni. Non si può ulteriormente prorogare un mandato scaduto ormai da oltre 5 mesi. C’è di più: l’indagine in corso che prospetta ipotesi concrete di reato impongono scelte di ragionevole cautela e di ripristino della legalità, presumibilmente violata. Il commissariamento, da parte delle istituzioni, sarebbe un segnale di distensione e di fiducia nei confronti di un elettorato confuso ed avvilito. Il presidente della regione Nello Musumeci e il prefetto di Catania Claudio Sammartino si attivino per il commissariamento del comune”.
