Rifiuti, crisi nei comuni del Palermitano: 900 tonnellate in strada

Crisi rifiuti nel Palermitano, novecento tonnellate in strada

I sindaci incontrano la Regione, attesa per il via libera a Trapani

PALERMO – La speranza è appesa alle 100 tonnellate in più da mandare a Trapani, il cui via libera è atteso per domani, ma sono al vaglio anche altre misure per provare a raccogliere le 900 tonnellate di immondizia che da una decina di giorni si sono accumulate nei comuni del Palermitano. La chiusura della discarica di Alcamo, decisa una decina di giorni fa dalla Regione per la mancanza di un’autorizzazione, ha creato il caos in provincia, con i comuni che d’improvviso sono stati costretti a fermare la raccolta.

Bagheria ha invitato i propri cittadini a differenziare il più possibile, ma l’immondizia continua a crescere: 300 tonnellate sono sulle strade di Carini, 150 a Bagheria, meno di un centinaio a Capaci e Isola delle Femmine. Da qui la decisione dei sindaci (ma anche della Rap di Palermo) di presentarsi questa mattina al Dipartimento regionale di viale Campania, destando grande “sorpresa” in assessorato dove i tecnici erano già al lavoro per tamponare l’emergenza.

Un incontro tenutosi di mattina e proseguito nel pomeriggio, da cui è emerso che la via d’uscita più veloce è autorizzare Trapani servizi a ricevere altre 100 tonnellate al giorno. “E’ qualcosa, ma non basta – dice il sindaco di Carini Giovì Monteleone – Il Dipartimento ha comunicato che domani si riunirà la commissione dell’assessorato al Territorio per il parere favorevole alla Via-Vas, nell’attesa di questa decisione e del conseguente decreto che autorizzi i comuni al conferimento ordinario, si attende un provvedimento  che consenta la rimozione dei rifiuti accumulati”.

La Srr ha chiesto di poter effettuare conferimenti straordinari, altrimenti – spiega Monteleone – “si aggraverà l’emergenza sanitaria. I sindaci attenderanno domani: in mancanza di un’immediata soluzione, valuteranno un’azione concertata che coinvolga direttamente il Governo regionale”. Il Dipartimento è al lavoro anche su altri possibili sbocchi, dalla Sicula a Enna passando per Gela, con conferimenti straordinari, mentre il Tmb pubblico di Ragusa potrebbe presto sbloccarsi ridando fiato a tutto il settore regionale.

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