La Sicilia diventa gialla nella mappa delle regioni rispetto alla pandemia coronavirus. E il capogruppo di Italia viva si fa sentire, rimarcando le differenze di sfumature all’interno dell’opposizione, che si erano già viste durante la discussione e il voto della mozione di censura all’assessore Razza.
“Come la zona arancione non era demerito del sistema ospedaliero, così la zona gialla è merito di tutti: dell’organizzazione sanitaria, dei medici e dei sanitari in trincea e della gente – così Nicola D’Agostino, capogruppo Italia Viva Ars -. Inoltre il lavoro degli ispettori inviati dal governo nazionale conferma che i posti letto e quelli di terapia intensiva ci sono tutti. Dunque pare che abbiamo perso tempo tutti dietro ad una polemica costruita ad arte con una mozione di sfiducia incoerente che si è trasformata in una Caporetto per i suoi sostenitori. Nel frattempo a Roma, più seriamente, il centro destra votava a favore del Governo Conte. Una lezione di stile che il Parlamento siciliano non dovrebbe dimenticare”.
I renziani non hanno sottoscritto e votato la mozione, bocciata dall’Aula, delle opposizioni.
Il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo oggi aveva commentato che “i sacrifici dei siciliani durante il periodo della ‘zona arancione’ sono stati fondamentali per permettere alla nostra isola di passare alla ‘zona gialla’. Questa notizia ci incoraggia da un punto di vista sanitario perché conferma che l’indice di contagio è rallentato, ed al tempo stesso apre ad una importante ripresa per le attività economiche e commerciali. Se fin dall’inizio la Regione avesse effettuato un tracciamento costante e certo, e se avesse adeguato in tempo la rete sanitaria ed ospedaliera, con molta probabilità saremmo stati ‘zona gialla’ fin dall’inizio”.
“L’errore da non commettere adesso – aggiunge Lupo – è quello di abbassare la guardia, guai a pensare che ‘sia tutto passato’ perché il virus è ancora in circolazione”.