Processo Open Arms, Salvini arriva all'aula bunker: "Fiero e felice"

Processo a Matteo Salvini, i pm: “A bordo uomini liberi sequestrati”

Oggi la sentenza di primo grado per il vicepremier (Video di Marco Fiorella)

PALERMO – “Sono fiero di aver mantenuto le promesse fatte agli italiani ed entro in questa aula di tribunale felice e orgoglioso”.

Sono le parole pronunciate da Matteo Salvini al suo arrivo nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, dove oggi sarà pronunciata la sentenza del processo che lo vede imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio nella vicenda Open Arms.

Presenti il ministro Valditara e i leghisti Durigon e Morelli

Aula bunker affollata di giornalisti. Matteo Salvini, per il quale il pm ha chiesto la condanna a 6 anni per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, è seduto accanto al suo avvocato Giulia Bongiorno, nei banchi a sinistra dei giudici. Folla anche nella saletta riservata al pubblico dove c’è anche il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. “Sono qui perché sono amico di Matteo Salvini per dargli la mia vicinanza e la mia solidarietà in questo momento”. Presenti anche Claudio Durigon, vice segretario della Lega, e il parlamentare leghista Alessandro Morelli.

La procura: a bordo uomini liberi sequestrati

La difesa ha fornito “una lettura non in linea con le risultanze probatorie”. Il procuratore aggiunto Marzia Sabella rilancia le accuse, replicando alla memoria difensiva dell’avvocato Giulia Bongiorno che assiste Matteo Salvini. “Si omette che”, ripete. “Peccato che”, aggiunge spesso per sottolineare le “incongruenze” difensive.

Ad esempio sui minori non accompagnati “è stato detto che non competeva al ministro il loro sbarco. Lo stesso prefetto di Agrigento ha dichiarato che l’autorizzazione allo sbarco provenne direttamente dall’allora ministro dell’Interno – spiega Sabella -. Peccato però che sia stato lo stesso imputato a sostenere l’autorità del ministero dell’interno per lo sbarco dei minori”.

L’accusa è rappresentata oltre che dalla procuratrice aggiunta Marzia Sabella anche dai sostituti Giorgia Righi e Calogero Ferrara. Salvini è accanto alla sua legale, l’avvocato Buongiorno.

La difesa aveva sottolineato che per ragioni sanitarie altri ministri avrebbero potuto fare sbarcare i migranti dalla Open Arms: “Ora vale la pena ricordare che i migranti non dovevano scendere dalla Open Arms in quanto malati ma in quanto uomini liberi, tant’è che non si contesta al ministro il delitto di lesioni ma di sequestro di persona. La vicende che ci occupa non verte sulla salute ma sulla libertà che prescinde dalle condizioni di salute, di igiene e sicurezza”.

Altro tema sottolineato dall’accusa riguarda il fatto di considerare l’imbarcazione un porto sicuro temporaneo. Salvini si è difeso inoltre sostenendo che a bordo non ci fossero situazioni di stress o disagio: “Il procrastinare della temporaneità senza ragione è, nonostante la seppure improbabile situazione di agio a bordo di qu natante, privazione della libertà altrui”.

Ed ecco l’affondo: “Se una nave da crociera può costituire un comodo e pur divertente porto temporaneo, i croceristi a bordo che si trovano a non poter sbarcare in assenza di una valida ragione sono indubbiamente vittima di sequestro di persona”.

Le controrepliche dell’avvocato Bongiorno

“Ascoltando il pm mi è venuta in mente la nuova illuminazione del duomo di Monreale. Una illuminazione meravigliosa che invito ad andare a vedere. Ma se si illuminano singole parti non si vede il resto, si perde il senso generale”, così Giulia Bongiorno nelle controrepliche alle parole del procuratore aggiunto Marzia Sabella.

“Il pm ha omesso di replicare su fatti gravissimi e mi stupisce il silenzio delle parti civili – aggiunge -. Io replico agli errori del rappresentante dell’accusa”.

“Open Arms ha scelto volontariamente di non far scendere i migranti pur avendone più possibilità – spiega il legale -, ha trovato giustificazioni per non obbedire all’ordine della Spagna di raggiungere un porto iberico. Open Arms ha disubbidito a Malta, alla Spagna e all’Italia”.

Ed ecco la conclusione del legale del ministro: “Condannare Salvini significa legittimare le consegne concordate dei migranti in mare e legittimare la linea della strumentalizzazione dei migranti per combattere i ministri non graditi ad una certa parte politica. Per questo insisto sull’assoluzione di Matteo Salvini”.

Il Tribunale si è riunito in camera di consiglio. La sentenza non prima delle 18.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI