Fava e 5 Stelle a Samonà: "I depositi dei musei non sono magazzini" - Live Sicilia

Fava e 5 Stelle a Samonà: “I depositi dei musei non sono magazzini”

Il M5s: "L'assessore ritiri quel provvedimento". Il deputato dei Cento Passi scrive al ministro.

PALERMO – “Ancora una volta dobbiamo registrare come il luogo comune che considera i depositi dei siti museali come semplici magazzini sia duro a morire. Preoccupa molto che questa visione sia portata avanti dall’assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana che, con un provvedimento del 30 novembre, rende disponibili all’uso privato i materiali conservati nei depositi dei musei regionali. Una scelta pericolosa ed avventata. In questo siamo confortati dalle preoccupazioni espresse dal mondo accademico e in particolare contenute in un dettagliato intervento del professore Salvatore Settis”. Lo dice il deputato regionale Claudio Fava.

“Preoccupa – aggiunge – la superficialità con cui ci si approccia ai beni in deposito come se si trattasse di vecchie cantine da “sbarazzare” e dei bene ivi contenuti trattati a modo di cianfrusaglie impolverate. In realtà i depositi sono inestimabili scrigni per le attività di ricerca e di studio, attività che rischierebbero di venir meno con una parcellizzazione dei reperti. Per tacere dei rischi connessi all’esposizione dei reperti in siti non sicuri. Infine ci pare azzardato assegnare a tirocinanti universitari il compito di stilare gli elenchi dei beni da poter mettere a bando. La valorizzazione del nostro patrimonio non può passare da improvvisazioni né da una mercificazione dello stesso ma da un investimento in ricerca. Chiediamo all’assessore regionale di ritirare il bando e la delibera e di impegnarsi per garantire il massimo sostegno alle attività dei poli museali della nostra regione. Per questo motivo ho indirizzato due lettere: la prima al presidente della V commissione dell’Ars affinché si calendarizzi una approfondita discussione sulla materia, l’altra al ministro Franceschini affinché, pur nel rispetto dell’autonomia regionale, possa intervenire sulla vicenda”.

I grillini: ritirare il decreto

“Carta di Catania? il decreto dell’assessore Samonà merita di diventare carta straccia, e di farlo in tempi brevissimi. Le opere d’arte rischiano la distruzione, altro che valorizzazione”. Lo affermano i deputati del M5s all’Ars che chiedono all’assessore alla Cultura di Musumeci  il ritiro immediato del decreto da lui firmato, che definiscono “un attentato ai beni culturali appartenenti alla regione Siciliana”. “Pensare – affermano i parlamentari 5 stelle – che la valorizzazione dei Beni culturali custoditi nei depositi  possa avvenire attraverso l’esposizione in luoghi pubblici o privati aperti al pubblico, previo il pagamento di un corrispettivo, è pura follia.  Chi ne curerà, ci chiediamo,  e con quali competenze, lo stato di conservazione e tutela?”.


“Non solo   – continuano i deputati M5S – l’elenco delle opere da dare in concessione dovrebbe essere affidato, come sembra, alle mani e agli occhi, non certo esperti, di studenti universitari. Tutto ciò è assurdo.  La concessione in uso e il prestito sono già disciplinati dal codice Urbani, Samonà non deve farle altro che applicarlo e muoversi entro quel range. Punto”.


 “Nessuno – concludono i deputati – è contrario alla valorizzazione dei depositi, che possono e devono essere valorizzati senza fare uscire le opere,  incentivando il loro ruolo di attrattore culturale per studiosi della cultura e dell’arte. Sarebbe utile far sì che venga finalmente catalogato tutto  e che le opere culturali vengano valorizzate non dandole in affitto a terzi ma rimpolpando le mostre e gli spazi espositivi esistenti ed, eventualmente, investendo nella realizzazione e nel recupero di nuovi spazi”

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