Lombardo e Toti, Cassazione annulla senza rinvio la condanna - Live Sicilia

Lombardo e Toti, Cassazione annulla senza rinvio la condanna

"Ristabiliti dei principi giuridici dal peso Costituzionale", commenta il difensore dell'ex governatore siciliano.
VOTO DI SCAMBIO
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CATANIA – Annullamento senza rinvio. Così la quinta sezione della Suprema Corte di Cassazione mette la parola fine al processo che vedeva accusati per voto di scambio Raffaele Lombardo, il figlio Toti, Ernesto Privitera, Giuseppe Giuffrida e Angelo Marino. In primo grado l’ex governatore siciliano e gli altri imputati erano stati assolti, ma la Corte d’Appello aveva ribaltato il verdetto condannandoli a un anno (pena sospesa). Una sentenza che il collegio difensivo, composto dagli avvocati Salvo Pace, Mario Brancato, Giuseppe Grasso e Valerio Vianello, hanno impugnato ottenendo una vittoria piena nell’ultimo grado di giudizio.

La vicenda giudiziaria è scaturita da un’indagine riguardante le elezioni regionali del 2012 che sancirono la vittoria di Toti Lombardo come deputato regionale nelle file del Movimento per l’Autonomia. Secondo l’accusa ci sarebbe stata la promessa di due posti di lavoro in cambio di voti in favore del figlio dell’ex presidente della Regione.

Al centro del caso giudiziario l’utilizzo delle intercettazioni – parte integrante del verdetto di secondo grado – finite nei faldoni del processo. Il Procuratore Generale al termine della discussione ha chiesto ai giudici della Suprema Corte di inviare gli atti alle Sezioni Unite per valutare la questione giuridica sull’utilizzo delle intercettazioni o in subordine di trasmetterle alla Corte Costituzionale. Come terza invece ipotesi, ha chiesto il rigetto. La Cassazione ha invece accolto pienamente il ricorso della difesa annullando senza la sentenza di condanna in appello. 

Nessun commento da parte di Raffaele Lombardo, che afferma semplicemente: “Basta la sentenza”. Il suo difensore, l’avvocato Salvo Pace, evidenzia l’importanza della decisione della Suprema Corte. “La vicenda giuridica – argomenta – era evidentemente molto complessa, come la difesa aveva già ampiamente sottolineato in primo grado in merito all’utilizzabilità delle intercettazioni. Quindi per noi era stata una sorpresa la pronuncia della Corte d’Appello. Oggi la Cassazione, dandoci ragione, ristabilisce dei principi giuridici che hanno un peso anche Costituzionale”. 

“Credo che la Cassazione – commenta a caldo l’avvocato Mario Brancato – abbia reso finalmente giustizia dopo sette anni che hanno messo sulla graticola non solo l’ex Presidente Lombardo ma tutti gli imputati. L’annullamento senza rinvio della Suprema Corte dimostra l’insussistenza della tesi accusatoria e penso inoltre che sentenze come queste debbano fare riflettere”. 

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