Bilancio, no al mutuo del tram: è crisi a Palazzo delle Aquile - Live Sicilia

Bilancio, no al mutuo del tram: è crisi a Palazzo delle Aquile

Il consiglio approva la manovra, ma Sinistra Comune abbandona l'Aula

PALERMO – Il consiglio comunale approva all’alba il bilancio, ma la maggioranza di Leoluca Orlando va in pezzi con Sinistra Comune che abbandona l’Aula e apre ufficialmente la crisi a Palazzo delle Aquile. Ennesimo colpo di scena al comune di Palermo, dove il Professore, al termine di una estenuante maratona, è costretto non solo ad assistere alla disgregazione della propria coalizione ma anche al siluramento del mutuo sulle opere accessorie del tram che pure aveva fortemente voluto.

Un doppio schiaffo che sembra il preludio a un prosieguo di sindacatura tutt’altro che sereno, con conseguenze al momento imprevedibili: come reagirà Sinistra Comune? Ma soprattutto come reagirà Orlando che, in caso di spaccatura della maggioranza, aveva annunciato di voler considerare conclusa questa esperienza di governo? La manovra è infatti passata con i 16 voti favorevoli della maggioranza (tranne Sc che ha lasciato l’Aula), nove astenuti e un contrario, ma soprattutto grazie alla presenza determinante delle opposizioni che hanno garantito il numero legale.

Ma andiamo alla seduta. Archiviato il Pef Tari e incassata la promessa della giunta che la tassa nel 2021 non aumenterà nonostante il piano presentato da Rap e Srr preveda 34 milioni in più, il consiglio ha proseguito i lavori sul bilancio approvando tre emendamenti dirompenti firmati da un fronte trasversale che va dalle opposizioni a pezzi di maggioranza: no al mutuo per il tram, nuovi fondi per il personale e avanzo vincolato per cimiteri, strade, scuole e progettazioni. Emendamenti, come detto, frutto di un lungo lavoro di sponda tra le opposizioni, Ugo Forello in testa, i renziani e pezzi degli orlandiani. Alla fine gli emendamenti sono stati firmati da oltre 20 consiglieri di maggioranza e minoranza: non solo Italia Viva, Avanti Insieme e Partito Democratico ma anche grillini, ex grillini, Udc, Forza Italia, Diventerà Bellissima, Lega, Fratelli d’Italia. Rimangono i tagli per 13,5 milioni alle partecipate.

No al mutuo per il tram

Il primo emendamento cassa il mutuo per le opere accessorie del tram: l’opera rimane comunque integralmente finanziata, in discussione c’erano semmai alcuni interventi su strade e piazze per 43 milioni di euro. Il sindaco aveva fortemente voluto l’accensione di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti per finanziare la parte scoperta, pari a 21 milioni circa, ma aveva anche detto che era possibile riparlarne nel bilancio 2021. Il consiglio ha di fatto bloccato il mutuo, rimandando la discussione alla prossima manovra.

Soldi per scuole, cimiteri e strade

Il secondo emendamento, invece, ridistribuisce quell’avanzo di amministrazione da 21 milioni che la giunta aveva destinato al tram (17 milioni) e alla manutenzione strade (4 milioni): il consiglio ha deciso di destinare 3,5 milioni a interventi urgenti ai Rotoli, 10 milioni alla manutenzione di strade e marciapiedi per la quale partiranno a breve i bandi di gara, 5,5 milioni per interventi straordinari su scuole e patrimonio comunale e 1 milione per la progettazione di opere e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Più fondi al personale

Il terzo punta tutto sul personale, accogliendo le richieste dei sindacati. Tutte le risorse liberate dal fondo per il personale andranno destinate all’aumento delle ore dei part-time di ogni categoria fino a 35 ore, all’assunzione di nuovo personale e alle progressioni di carriera grazie ai risparmi derivati dai pensionamenti.

Chi vince e chi perde

Approvati gli emendamenti, davanti a un sindaco rimasto in silenzio, Sinistra Comune ha abbandonato l’Aula e i pezzi di maggioranza rimasti (Italia Viva, Pd e Avanti Insieme) hanno dato il via libera alla manovra. Il risultato politico parla di una pesantissima sconfitta per Giusto Catania mentre può cantar vittoria Italia Viva che, dopo le tensioni dei giorni scorsi, incassa praticamente tutte le sue richieste e si conferma azionista di maggioranza della coalizione. Possono esultare le opposizioni che si rivelano determinanti per il prosieguo della sindacatura, mentre Leoluca Orlando adesso si trova davanti al bivio con una coalizione andata ormai in frantumi.

Le reazioni

“Un bilancio previsionale presentato con estremo ritardo, che ha costretto il Consiglio Comunale ha lavorare d’urgenza e di fretta e che certifica la situazione di grave crisi economico finanziaria dell’Ente – dice Ugo Forello – Molte le incertezze per il futuro della citta, dal pericolo del dissesto, alla scarsa liquidità, ai probabili aumenti della Tari. Il Consiglio ciononostante è riuscito a impegnare (a partire dal 2021) somme per far fronte alle principali emergenze cittadine (cimiteri, strade, edilizia scolastica e beni comunali). Dal punto di vista politico, la maggioranza si è sgretolata, l’abbandono dell’aula dei consiglieri di Sinistra Comune è stata una scelta irresponsabile e che ha messo a rischio l’approvazione del bilancio, poi garantita dalla presenza delle forze di minoranza. Per coerenza penso che l’assessore alla mobilità e ambiente dovrebbe rassegnare le sue dimissioni.
Anche il Sindaco esce ‘con le ossa rotte’ da queste giornate che hanno visto stravolto l’impianto della parte dispositiva della delibera presentato poche settimane fa dalla Giunta e che vedeva nel sistema del tram l’unica stella polare. Il Consiglio ha avuto il merito di tenere la barra dritta e affermare a chiare lettere che la città e i cittadini hanno dei bisogni e delle priorità che vengono prima rispetto alle opere connesse al sistema Tram”.

“Il consiglio comunale di Palermo ha approvato il bilancio 2020 destinando più soldi al personale, alle scuole, ai cimiteri, alle strade e alle manutenzioni, rispondendo alle tante emergenze della città. Italia Viva è stata determinante in Aula e non possiamo che prendere atto con rammarico della scelta di Sinistra Comune di lasciare la seduta. Il tram rimane interamente finanziato e si realizzerà, ma il consiglio ha scelto di rinviare al prossimo bilancio le decisioni sulle opere collaterali su cui ci si confronterà con l’amministrazione”. Lo dicono Dario Chinnici e Gianluca Inzerillo, rispettivamente capigruppo di Italia Viva e Italia Viva-Sicilia Futura.

“Ho votato no al bilancio di previsione che, visti i tempi, si può definire invece come bilancio consuntivo – dice Francesco Scarpinato, capogruppo di Fratelli d’Italia – Un bilancio pieno di criticità, il taglio dei corrispettivi delle società partecipate ne è l’esempio e si traduce in meno servizi ai cittadini. Abbiamo preparato insieme alle minoranze tre emendamenti che hanno stralciato le risorse che erano destinate per le opere accessorie per il tram e abbiamo scongiurato il mutuo che avrebbe caricato per 20 anni i palermitani di ulteriori sacrifici. Abbiamo inoltre votato un emendamento finalizzato alla tutela dei dipendenti e all’aumento delle ore in maniera equa per tutto il personale; questo bilancio getta un’ombra sul futuro della città e testimonia la mancanza di programmazione e progettualità rispetto agli impegni futuri della nostra amata Palermo”.

“Con l’approvazione del Bilancio 2020 viene sancita la fine della maggioranza – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – Sinistra comune ha abbandonato i lavori dichiarando di non votare il bilancio e di votare contro gli emendamenti presentati e firmati da quasi tutto il consiglio. Emendamenti che tolgono 21 milioni di mutuo per il tram e destinano 20 milioni di avanzo per le manutenzioni dei marciapiedi, delle scuole, dei cimiteri e di altri interventi. Si è poi proposto di destinare le economie dei pensionamenti all’aumento delle ore per i dipendenti comunali. Abbiamo chiesto all’amministrazione di portare il bilancio 2021 a gennaio. Non ci sarà l’aumento della tassa sui rifiuti ma rimane la grande crisi di liquidità finanziaria del comune che ormai ricorre periodicamente all’anticipo di tesoreria. Le aziende partecipate saranno costrette a diminuire alcuni servizi per i tagli che hanno subito. Il documento finanziario mette a nudo l’incapacità dell’amministrazione a rilanciare i servizi e il decoro della città, basti pensare all’emergenza cimiteriale con centinaia di bare che aspettano da tempo una dignitosa sepoltura. Solo il ritorno alle urne porra’ fine al lento e costante declino della nostra Palermo”.

“Avevamo chiesto di trovare soluzioni che garantissero tutti i servizi essenziali e strategici, anche per interrompere il vergognoso trend dei debiti fuori bilancio dovuti in gran parte all’inefficienza della macchina amministrativa. Abbiamo solo ottenuto la promessa di una direttiva da emanare nei prossimi giorni che consentirà forse dal 2022 un adeguamento congruo per tutto il personale part time e la prospettiva di concorsi per l’assunzione di professionalità specializzate, estremamente necessarie per affrontare le tante progettazioni urgenti”. Lo dichiarano il capogruppo Pd Rosario Arcoleo e la consigliera Milena Gentile, che continuano: “Nel corpo della delibera ci si scontra con il macigno degli extra costi per circa 21 milioni dovuti al trasferimento dei rifiuti fuori sede. Costi di cui il governo Musumeci dovrebbe assumersi la responsabilità. È troppo poco credere che la tariffa Tari non crescerà per i prossimi anni, basandosi solo su presunte economie o su attività virtuose non ben definite. Abbiamo presentato come Pd un ordine del giorno che impegna il Sindaco a non aumentare la Tari e da tempo chiediamo l’applicazione del regolamento che prevede uno sconto in tariffa per quei cittadini che effettuano correttamente la raccolta differenziata. Purtroppo dobbiamo prendere atto che le nostre istanze sono state accolte solo in parte. Abbiamo garantito, però, attraverso emendamenti, che l’avanzo vincolato venga destinato a investimenti prioritari per la città: dall’emergenza cimiteri alla manutenzione strade, dall’edilizia scolastica alla progettazione e alla cura del patrimonio comunale”.

“Non sono contrario al tram, ma solo a favore anche di tutti gli interventi che migliorino la qualità della vita dei cittadini – dice Toni Sala di Avanti Insieme e componente della commissione Bilancio – Mi sono astenuto sull’emendamento sul mutuo, sarei disposto ad accendere tutti i mutui utili, specie a tassi così bassi, per opere pubbliche insfrastrutturali come il tram, ponti, strade e impianti di illuminazione. Il tram resta una importante infrastruttura per la mobilita sostenibile per le future generazioni. Comprendo, ma non condivido la scelta di chi abbandona l’aula durante il voto al bilancio, specialmente se di maggioranza”.

“Con l’approvazione del bilancio di previsione 2020-2022, il Consiglio ha votato un atto indispensabile per la vita della città, trovando lo spazio per alcune modifiche importanti che mirano a dare una prima risposta alle necessità più urgenti della città: in particolare, gli oltre 20 milioni di euro dell’avanzo vincolato saranno destinati all’emergenza cimiteriale, alla manutenzione di strade e marciapiedi e a interventi straordinari per la manutenzione degli edifici scolastici. Un’altra indicazione forte dal Consiglio è arrivata nei confronti delle politiche sul personale, perché finalmente i risparmi derivanti dai pensionamenti siano reinvestiti per aumentare le ore a tutte le categorie del personale, fino al raggiungimento delle 35 ore, oltre che per le progressioni di carriera, bloccate da circa un decennio. Infine il nostro gruppo, grazie al consigliere Giaconia, si è fatto promotore di un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta a ripristinare, già col bilancio di previsione 2021/2023, i corrispettivi delle società Partecipate, che ammontano a oltre 13 milioni di euro, che altrimenti si troveranno nell’impossibilità di garantire alcuni fra i servizi essenziali finora erogati alla cittadinanza. Ci sembra importante che il Consiglio abbia dato un contributo per rendere concreta la volontà espressa anche in aula dal Sindaco di compiere scelte che migliorino effettivamente la vita quotidiana dei Palermitani e valorizzino il personale tutto, nell’ottica di rendere più funzionale e operativa la macchina comunale”. Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere di Avanti Insieme, Valentina Chinnici, Massimo Giaconia, Claudia Rini, Toni Sala.

“Il tentativo dell’amministrazione Orlando di mettere sul tram le poche somme disponibili libere nel bilancio è naufragato. Orlando avrebbe voluto accendere un mutuo di 20 milioni di euro per il tram, ed utilizzarne altri 16, provenienti da avanzo vincolato, per opere accessorie sempre del tram. Con un atto politicamente importante il consiglio comunale ha modificato fortemente il bilancio, bloccando l’accensione del mutuo per il tram e stornando quasi 21 milioni di euro su alcuni investimenti di prioritaria importanza per la Città, per i quali non era incredibilmente previsto nulla in bilancio. Tre milioni e mezzo di euro per l’emergenza cimiteriale dei Rotoli, la cui situazione è assolutamente vergognosa; oltre 10 milioni di euro per manutenzione di strade e marciapiedi. Cinque milioni e mezzo per interventi straordinari per la manutenzione dell’edilizia scolastica e del patrimonio. Un milione di euro per la progettazione esterna di opere ed interventi straordinari di competenza comunale. Inoltre 3 milioni di euro per il 2021 e 3,9 per il 2022, oltre all’impegno di utilizzare le economie provenienti dal turn over del personale, verranno utilizzati per le risorse umane in servizio presso il comune di Palermo. Nello specifico somme che il consiglio chiede all’amministrazione comunale di impegnare per l’aumento delle ore di tutte le categorie dei lavoratori Part-time fino alle 34 ore settimanali e all’assunzione di nuovo personale; oltre alle progressioni di carriera.Si tratta di una dura sconfitta politica per il sindaco Orlando, frutto in realtà di una profonda presa di coscienza di quasi tutto il consiglio comunale. La riprova è stata l’uscita dall’aula, durante il voto, di Sinistra Comune. Una sconfitta che corrisponde ad una sfiducia da parte dell’aula e la dimostrazione che questo progetto di tram non è una priorità per la città di Palermo. E’ chiaro che da questo momento il sindaco Orlando non ha più una sua maggioranza e che si navigherà a vista, e male, fino a fine consiliatura”. Lo dichiara il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Igor Gelarda.

“Soddisfatti che il Consiglio comunale, con un lavoro trasversale fra gruppi di minoranza e maggioranza che ha visto il MoVimento 5 Stelle protagonista, ha riportato sulla terra il Sindaco di Palermo e la sua giunta destinando le somme degli avanzi 2021 alle vere emergenze della città e delle sue periferie: strade, scuole, cimitero, progettazione”. Lo dicono i consiglieri M5s Antonino Randazzo, Concetta Amella e Viviana Lo Monaco.

“Grazie a Forza Italia nessun nuovo pesante prestito graverà sulle spalle dei palermitani. Il Consiglio comunale ha detto infatti no a un ulteriore mutuo per le linee del tram e ha riprogrammato oltre venti milioni di euro da destinare alle priorità reali: cimiteri, manutenzione strade e scuole, con uno sguardo rivolto ai giovani. Inoltre, in una città dalla quale sempre più giovani sono costretti a fuggire, siamo riusciti a portare all’approvazione, registrando grande condivisione, un importante provvedimento finalizzato a prevedere forme di aiuto per i giovani che svolgono attività di impresa. Si prevedono finanziamenti per le piccole e micro imprese per l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e digitale e a sostegno delle start up giovanili. Si tratta di un segnale a nostro avviso molto importante e di un auspicio per la ripartenza, in un anno molto difficile per le categorie produttive e per i giovani. Saremo al lavoro sin dai primi giorni dell’anno venturo per dare concretezza a questa misura”.  Lo dichiara Andrea Mineo, consigliere comunale e vice presidente della commissione Bilancio di Sala delle Lapidi.

“La frattura della maggioranza consumata nottetempo in Consiglio comunale durante l’approvazione del bilancio 2020, con l’abbandono dell’Aula del gruppo di Sinistra Comune con in testa l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, è la pietra tombale sull’Amministrazione guidata dal sindaco, Leoluca Orlando, come d’altronde aveva annunciato proprio il primo cittadino di Palermo in occasione della discussione sulla mozione di sfiducia, riferendo che avrebbe considerato conclusa la sua esperienza di governo in caso di spaccatura della maggioranza. Si è purtroppo verificato quanto avevo detto a Sala delle Lapidi lo scorso settembre quando, nonostante il voto della Lega e di tutte le altre forze di minoranza, i consiglieri irresponsabili di maggioranza non votarono la sfiducia ad Orlando, condannando di fatto i cittadini palermitani ad altri 18 mesi di stillicidio nelle mani di un sindaco senza più il polso della città. Un suicidio. Una maggioranza tanto compatta tre mesi fa, salvo poi all’alba dell’ultimo dell’anno lacerarsi miseramente sul bilancio, il documento più importante che il Consiglio comunale sia chiamato a votare. È rilevante sottolineare il lavoro trasversale dei gruppi di minoranza e maggioranza che hanno smontato un atto del sindaco e della Giunta che prevedeva l’impiego di tutte le risorse possibili sul tram, oltre 20 milioni di euro dell’avanzo vincolato del 2021, distribuendo invece le risorse sulle reali e urgenti necessità di cui la città ha bisogno: dalla manutenzione delle scuole alle strade e ai marciapiedi, fino agli interventi sui cimiteri e in particolare ai Rotoli. Una sconfitta pesante soprattutto per l’assessore Catania, capace di abbandonare il sindaco in Aula fino alle sei del mattino. Vergognoso. A questo punto dovrebbe essere consequenziale che il primo cittadino metta Catania alla porta, altrimenti stacchi definitivamente la spina e vadano tutti a casa per evitare che Palermo vada completamente allo sfascio”. Lo dichiara Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e vice presidente della VI commissione Attività produttive. 

“L’approvazione al consiglio comunale di Palermo dell’emendamento sul personale recepisce le istanze dei sindacati e dimostra che la sinergia fra organizzazione dei lavoratori e politica può produrre ottimi frutti – dicono Ilioneo Martinez e Salvatore Sampino (Uil), Lillo Sanfratello (Cgil), Margherita Amiri e Mario Basile (Cisl) e Nicolò Scaglione (Csa-Cisal) commentando il voto sul bilancio di previsione 2020 – Adesso si avvierà una nuova stagione per portare tutti i lavoratori part-time a 35 ore senza alcuna distinzione, avviare i concorsi e le progressioni economiche per la valorizzazione del personale. Grazie al nostro intervento, si è fatta finalmente anche chiarezza sulla tempistica che potrà scattare solo dal previsionale 2021″.

“Stamane all’alba, il tenace lavoro di proposta delle opposizioni, su cui si è registrata la convergenza di parte del consiglio, ha donato a Palermo un nuovo argine allo scatafascio dell’ ultima amministrazione Orlando – dice Fabrizio Ferrandelli – C’è ancora molto da fare, tra cui bloccare l’aumento del 30% della tassa sui rifiuti con cui Orlando intende coprire i guasti gestionali di Rap, ma ieri in aula abbiamo lanciato una traiettoria diversa. Per la prima volta, durante la votazione dello strumento economico-finanziario, Sinistra Comune, forza politica che esprime la guida della commissione bilancio, è stata costretta ad uscire abbandonando l’aula.
Segno di una stagione ormai al tramonto e dell’inizio di un nuovo percorso per cambiare ricetta ed anche chef”.

“Il percorso che ha portato all’approvazione del bilancio del Comune di Palermo ci preoccupa e non ci soddisfa – dice il segretario provinciale del Pd Rosario Filoramo – Si è manifestata una mancanza di coesione nella maggioranza, una carenza di visione rispetto al futuro della città ma anche una disattenzione rispetto ai problemi attuali e urgenti di Palermo (manutenzioni, personale, cimitero, mobilità, commercio, scuole, rifiuti) che solo in parte sono stati affrontati con specifici emendamenti e ordini del giorno che hanno profondamente corretto e migliorato la stesura iniziale, anche attraverso il contributo del nostro partito e del nostro gruppo consiliare che si è distinto per lucidità, per capacità propositiva, per individuazione delle giuste priorità. La città aspetta risposte rapide e precise e l’ultimo scorcio di legislatura non può essere sprecato. Allo stesso tempo il Pd conferma di avere aperto da mesi un proficuo cantiere politico e programmatico per preparare le elezioni del 2022, e informa che tutte le sue strutture di base sono in azione per una grande campagna di ascolto dei bisogni della città e dei palermitani. Ci guidano due parole: progetto e unità del campo progressista”.

“Il voto di stanotte in Consiglio comunale ha sancito non solo la fine ufficiale della maggioranza, che di fatto non esiste più da molti mesi, ma soprattutto ha posto un pesante macigno politico sul progetto del Tram, che per anni è stata la bandiera del duo Orlando-Catania. Il Consiglio comunale ha finalmente ribadito che questo progetto di Tram non può continuare a drenare risorse pubbliche. Mi auguro che a questo segua una attenta riflessione sul progetto complessivo, che così come si sta portando avanti non potrà che arrecare danni incalcolabili alla nostra città. E’ grave che di fronte alle numerose gravissime emergenze della città, a partire da quella dei cimiteri e delle manutenzioni, il Sindaco non abbia sentito il dovere morale di proporre soluzioni e trovare risorse. Ma per fortuna il Consiglio, pur in una situazione finanziaria complessivamente disastrosa, ha trovato alcune soluzioni e ci aspettiamo che adesso Orlando e la sua Giunta adempiano in modo preciso a quanto deciso, per altro a larga maggioranza, lavorando per risolvere i problemi. Resta comunque il fatto che questo bilancio sancisce una situazione di quasi dissesto, con milioni di debiti fuori bilancio ed un indebitamento pluriennale pesantissimo. Questa è la vera pesantissima eredità che Orlando lascerà al suo successore e di cui dovrà rispondere politicamente”. Lo dice la deputata di Forza Italia Marianna Caronia.

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