Saraniti: "Critiche a Palermo normali, arriveremo ai playoff" - Live Sicilia

Saraniti: “Critiche a Palermo normali, arriveremo ai playoff”

"Dobbiamo pensare a noi stessi e tirare fuori tutto il nostro potenziale. Magari davanti cominciano a perdere colpi"
L'INTERVISTA
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“Le critiche non mi preoccupano, soprattutto quelle da tastiera. Ho le spalle larghe. E poi, a Palermo sono stati criticati Toni e Cavani, figuriamoci se non criticano Saraniti”. A dirlo è Andrea Saraniti, attaccante del Palermo, parlando dei malumori dei tifosi nei suoi confronti, soprattutto dopo le prime partite. “All’inizio non è stato facile, ma non mi deprimo facilmente. Infatti col tempo, grazie ai compagni, è uscito il vero Saraniti e ci si è ricreduti – ha spiegato Saraniti ai microfoni de La Gazzetta dello Sport -. Difficile per un palermitano giocare nel Palermo? Non mi sono posto mai il problema in questi termini: io sono felice e orgoglioso di difendere i colori della mia città. Non sono venuto certo per fare il profeta in patria, anche perché non sono Totti. Vivo questa situazione in maniera tranquilla, dando sempre il massimo in campo e fuori”.

Il centravanti palermitano ha anche parlato del recente addio di Tony Di Piazza: “Se può avere ripercussioni? Non credo proprio. I nostri riferimenti non cambiano: abbiamo sempre avuto a che fare col presidente Mirri, con Sagramola e Castagnini. E loro continuano ad esserci”.

Infine, Saraniti ha fatto il punto sul girone d’andata fatto dalla squadra rosanero: “A livello personale mi do la sufficienza: potevo fare qualcosa in più. La squadra: il gruppo è nuovo e abbiamo avuto tanti problemi. Certamente bisogna fare meglio, ma credo che avremmo meritato qualche punto in più. Cosa ci è mancato? Qualche vittoria. Abbiamo lasciato punti per strada, penso a Bisceglie, Viterbese o Turris. Però resto ottimista, perché il nostro è un gruppo solido guidato da uno staff preparato. Risaliremo, arriveremo ai play-off e magari anche in una buona posizione. I conti alla fine. Ternana e Bari inarrivabili? Nulla è impossibile e io ne sono la prova vivente, perché dopo una retrocessione in D ho vinto 2 campionati di C e uno di B. Dobbiamo pensare a noi stessi e tirare fuori tutto il nostro potenziale. Magari davanti cominciano a perdere colpi, mai dire mai, insomma. Il Palermo ha valori e qualità. Non ci resta che fare meglio contro quelle squadre con cui non siamo riusciti a vincere e invece avremmo dovuto farlo”, ha concluso l’attaccante del Palermo.

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