L'ex presidente Antiracket e il cordoglio per la morte del boss - Live Sicilia

L’ex presidente Antiracket e il cordoglio per la morte del boss

Ha fatto discutere il messaggio di Rosario Bruno, che replica: "Condoglianze a un'incensurata, nessuna logica mafiosa".

SAN MICHELE DI GANZARIA (CT) – Da una parte il dolore umano di una famiglia per la perdita di un padre, che va oltre la figura criminale, dall’altra un post di condoglianze firmato da chi ha occupato un ruolo ‘antimafia’ che non è passato inosservato. Neanche agli inquirenti. La morte del capomafia di Caltagirone Francesco La Rocca porta dietro di sé una polemica, tutta in salsa social, legata all’estremo saluto al boss di San Michele di Ganzaria sulla piattaforma di Zuckerberg.

Rosario Bruno, presidente uscente della Confcommercio di Caltagirone che ha ricoperto anche l’incarico di presidente dell’ “Associazione Antiracket e Antiusura Francesco Borzì” di Caltagirone, ha manifestato le condoglianze alla figlia di Ciccio La Rocca. Qualche tempo dopo il messaggio su Facebook è misteriosamente scomparso. Per Bruno però – contattato da Livesicilia – non ci sarebbe “nessuna logica mafiosa, ma solo la vicinanza ad una donna incensurata per una perdita”.

Il post della figlia

La figlia comunica che il 22 Dicembre 2020 si è spento a Bari Francesco La Rocca. Segue il lungo elenco dei familiari, con il ringraziamento rivolto ai medici ed il personale del Policlinico di Bari, dell’Azienda Ospedaliera Gravina di Caltagirone, i ragazzi della Croce Rossa italiana e le comunità di Caltagirone, San Michele di Ganzaria, San Cono e Mirabella Imbaccari che si sono uniti al loro dolore. A chiudere il post, corredato di foto del boss La Rocca, una citazione evangelica tratta dal Vangelo di Giovanni. 

Il post della figlia

Il cordoglio social anche da esponenti pubblici

Fra le doglianze pubbliche anche quelle di politici, amministratori, rappresentanti di categoria e liberi professionisti. 

Stona e non poco però, nel fiume di commenti che hanno corredato la pubblicazione del post e delle centinaia di reaction che il post ha collezionato, la mancanza di equilibrio “istituzionale” di chi, pur conoscendo il ruolo avuto da Francesco La Rocca sul territorio, ha espresso vicinanza alla famiglia per la dipartita del capo mafia.

Il post dell’ex presidente dell’antiracket

Accorate le condoglianze sul post di consiglieri comunali, del calatino, anche di chi ricopre un ruolo strategico nella rappresentanza delle partite iva e ha ricoperto la carica di presidente dell’associazione Antiracket di riferimento del calatino. E’ il caso di Rosario Bruno, presidente uscente della Confcommercio di Caltagirone che ha ricoperto anche l’incarico di presidente dell’ “Associazione Antiracket e Antiusura Francesco Borzì” di Caltagirone.

La replica: “Condoglianze all’insegnante incensurata”

La replica di Bruno è secca: “Le mie condoglianze sono state fatte ad una insegnante che conosco, cliente del mio negozio. Nulla è riconducibile ad altro se non all’empatia di chi sa cosa vuol dire perdere un affetto. E’ una persona incensurata, che conosco e nulla deve e può essere connesso ad altre logiche che non mi appartengono. Sul territorio chi mi conosce sa il mio impegno contro ogni forma di inquinamento del settore economico locale da parte della criminalità.”

Cuori e vicinanza di giovani imprenditori e galoppini politici che cozzano con i ruoli istituzionali che ricoprono o vorrebbero ricoprire. Se da un lato c’è, il dolore dei familiari che trova sul facebook un luogo dove essere espresso e legittimato dal cordoglio dei congiunti più stretti dall’altra c’è una teatralizzazione della scomparsa del boss, che viene dipinto in alcuni commenti come “una perla di persona”, sintesi di una visione distorta di quella “notorietà” che il boss di mafia ha dato al territorio. 

Il post poi rimosso

Il post viene cancellato

Dopo essere stato letto, condiviso il post che ha suscitato nelle reazioni e nei commenti un vespaio di polemiche non è più visibile su facebook.

Contattato l’avvocato della famiglia La Rocca, Angelino Alessandro, apprendiamo che il post è stato rimosso volontariamente.
“Una scelta” – commenta l’avvocato “di opportunità, frutto di decisioni personali di chi lo ha scritto e che non è dipesa da alcun’ altra ragione”.

Approfondimenti investigativi

Amicizie e non solo strettamente social e re(l)azioni che meritano un approfondimento. Il post non è passato inosservato neppure agli inquirenti che, prima della rimozione, voci di corridoio affermano sia stato letto più volte, in alcuni tratti con “sdegno”.

La precisazione

L’avvocato della famiglia La Rocca contattato dalla figlia precisa stamattina che il post su facebook è “tutt’ora visibile e che l’assenza da facebook è stata dovuta un problema tecnico”.


   

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI