ROMA – Cosa succederà, cosa potremo fare e cosa sarà vietato dopo l’Epifania che tutte le feste si porta via? E’ la domanda delle domande che milioni di italiani si stanno ponendo in questi ultimi giorni di festività natalizie vissute nell’alternanza tra giorni di zona rossa e arancione come previsto dall’ultimo decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte alla vigilia del Natale.
In attesa dell’ufficialità del provvedimento del governo che arriverà nelle prossime ore filtrano alcune indiscrezioni da Roma che vorrebbero un mantenimento delle restrizioni anti Covid anche dopo l’Epifania. Si lavora alle regole che resteranno in vigore nel periodo che va dal 7 al 15 gennaio con un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha lanciato un “allarme terza ondata” e si batte da sempre per una linea del rigore.
La tendenza è quella di prorogare la zona rossa in tutto il territorio nazionale nei giorni festivi e prefestivi, consentendo le visite a parenti e amici con il limite di due persone accompagnate da under 14. Resterà in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, nonostante la proposta di alcuni scienziati di anticiparlo alle 20.
La novità delle nuove regole sarebbe la creazione di una quarta fascia di colore delle regioni. Al giallo, l’arancione e il rosso si aggiungerebbe, solo per le zone più virtuose dal punto di vista dei parametri epidemiologici, anche una zona bianca dove sarebbe consentita la riapertura di palestre, musei, cinema, teatri e luoghi della cultura. Anche i bar e i ristoranti non avrebbero alcuna restrizione di orario. Una proposta del ministro della Cultura Franceschini che avrebbe raccolto parere positivo anche da alcuni ministri fin qui appartenenti all’ala rigorista del governo come il guardasigilli Alfonso Bonafede.
