PALERMO – Il ristoratore di Nicosia, nell’Ennese, che ha ospitato nel proprio locale un gruppo di persone per festeggiare il diciottesimo compleanno di una ragazza di Capizzi, nel Messinese, è stato sanzionato dal commissariato per inosservanza delle norme anticontagio. Dopo la festa, numerose persone sono risultate contagiate, tanto che a Capizzi è stata istituita dalla Regione la zona rossa, fino al 13 gennaio. La festa si è svolta lo sorso 20 dicembre, per il pranzo, e ha visto la partecipazione di oltre 130 invitati, molti dei quali provenienti dal paese del Messinese, che ora ha 90 contagiati su 2.900 abitanti. Secondo gli inquirenti, il ristoratore, in quella circostanza, non ha fatto rispettare le norme relative all’uso obbligatorio della mascherina, non ha fatto osservare il distanziamento sociale e ha collocato per tavolo un numero maggiore di commensali rispetto a quelli consentiti. Ad Enna, intanto, sono stati chiusi per 5 giorni, due bar nel centro storico, multati per non avere osservato le norme anticovid. Identificati e sanzionati decine di giovani che consumavano alcolici e bevande nei pressi dei due bar. (ANSA).
Banchetto con 130 invitati: 90 contagiati, ristoratore multato

Nei guai il titolare. Lì si è svolto il party di compleanno che ha provocato il focolaio a Capizzi
130 invitati su un paese di 2900 abitanti, allora se avesse festeggiato in una grande città avrebbe invitato almeno 13.000 persone?
Il ristoratore ha solo pensato ad intascare soldi che non gli è sembrato vero poter guadagnare in un simile periodo, dove l’unica cosa sui cui si poteva contare erano i “ristori” del governo Conte! Il problema è che simili comportamenti, inguaiano tanti onesti altri operatori del settore che tra lockdown, zone rosse, zone arancioni e ristori ridicoli non sanno più cosa fare per tirare avanti!