Addio al 'pane dei nostri sogni': è morto Nino Buscemi - Live Sicilia

Addio al ‘pane dei nostri sogni’: è morto Nino Buscemi

Presidente del panificatori. Storica figura a piazza Europa. Parla Nunzio Reina.

PALERMOE’ morto Nino Buscemi, fornaio, uomo innamorato del pane, del calcio, da vulcanico mister in panchina, delle canzoni. Aveva una carica importante: era il presidente della Fipa, la federazione panificatori di Palermo, con uno sguardo ampio sul resto. Tanti lo conoscevano per essere il titolare del panificio sotto casa o delle vicinanze, una presenza familiare a piazza Europa. Vivere in una piazza è come vivere su un’isola, si sviluppa un forte senso della comunità e le figure rimangono riconoscibili, anche quando la vita ti allontana.

“Nino è morto di Covid – dice Nunzio Reina, presidente dell’area Produzione di Confesercenti che ha dato l’annuncio sui social – e io ho perso un amico. Come sindacalista si è battuto per la categoria, contro l’abusivismo e per le regole. Era una persona generosa, che non dimenticava i meno fortunati, perciò aveva organizzato i corsi di panificazione in carcere. Era stato lui stesso un panificatore bambino e aveva imparato quel duro mestiere da piccolo, tra mille difficoltà. Una vita piena e non sempre facile. Lo ripeto: perdo un amico”.

E c’era (e c’è ancora) quella piazza con la sua gente, con le sue botteghe, con le sue consuetudini. Nino Buscemi era uno degli epicentri, in una quotidianità di affetti, contrasti, gioie e dolori, di cose giuste e di sbagli, come è normale che sia. E c’erano altri: il professore del sesto piano, Gaetano che sorvegliava il mondo dalla sua portineria, zio Nino il barbiere, i marescialli, Antonio, grande ragazzo e grande carabiniere, morto troppo giovane, il signor Gioacchino, il professore di matematica. Anche il pane del signor Buscemi faceva parte, per coloro che li hanno sperimentati, di quei sogni che rendono l’infanzia e l’adolescenza indimenticabili. Una questione di sapori e di odori che non si cancellano. Una dimensione onirica che va oltre. Chi ha vissuto in una piazza lo sa: anche se abbandoni la tua isola, lei non abbandonerà te.

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