Giro di vite contro posteggiatori abusivi: in 25 rischiano processo

Giro di vite contro posteggiatori abusivi: in 25 rischiano processo

A 15 soggetti è stato revocato il reddito di cittadinanza.

CATANIA – Giro di vite per quanto riguarda la piaga dei posteggiatori abusivi. La Procura di Catania ha emesso un avviso di conclusione indagini nei confronti di 25 posteggiatori abusivi ‘recidivi’, per i quali potrà chiedere il rinvio a giudizio.

Il provvedimento

Il provvedimento contesta la violazione del Divieto di accesso alle aree urbane (Dacur), che era stato emesso nei loro confronti dal questore Mario Della Cioppa, e la recidiva, nel biennio, di esercizio abusivo di attività non autorizzata.

Le possibili condanne

Rischiano una condanna compresa tra sei mesi e un anno di reclusione. Intanto, accertamento della polizia di Stato, della guardia di finanza e e della polizia locale, hanno inoltre portato alla sospensione da parte dell’Inps del Reddito di cittadinanza a 15 parcheggiatori abusivi, che sono stati anche denunciati per indebita percezione di erogazioni pubbliche e false dichiarazioni personali.

I numeri

Dal 1 luglio 2019 al 31 dicembre dello stesso anno sono stati complessivamente 344 i posteggiatori abusivi destinatari di sanzioni amministrative a Catania da parte delle forze dell’ordine e dei vigili urbani. Iri la polizia di Stato ne ha sanzionati altri tre. 

Le modalità di controllo

È stata realizzata una specifica “mappatura” da parte della Questura, tesa ad evidenziare le zone della città colpite dal fenomeno in questione, via via arricchitasi grazie alle segnalazioni dei cittadini, molte delle quali tramite l’applicazione “YouPol”, che ha consegnato anche, nel tempo, una maggiore consapevolezza del cittadino a collaborare in tal senso, partecipando così indirettamente ma attivamente alla realizzazione di una maggiore sicurezza sul territorio.

Centro storico preso d’assalto

In prima battuta, la suddetta mappatura ha evidenziato la presenza costante di parcheggiatori abusivi in particolare in alcune vie del centro storico quali Via Beato Bernardo, Via Santa Maria La Grande, Via Pacini e Via Coppola, oltre che nelle principali piazze cittadine quali Piazza Manganelli, Piazza Borsellino, Piazza Verga, Piazza Lanza, Piazza Turi Ferro, Piazza Currò, Piazza Federico di Svevia, Piazza Giovanni XXIII e Largo Paisiello. 

Plaia e lungomare

In seconda battuta sono stati intensificati, con l’approssimarsi della stagione estiva, i controlli presso le principali zone balneari della città, in particolare il Viale Kennedy ed il Viale Ruggero di Lauria ove sono stati individuati e perseguiti i numerosi abusivi attirati dal grande flusso di persone che nei mesi estivi affollano gli stabilimenti balneari della città.

Un azione del genere, tuttavia, da sola, pur generando comunque un primo decremento della loro presenza, non è stata sufficiente a debellare il fenomeno o a ridurlo drasticamente.

Bloccare i posteggiatori, un compito non facile

È da rilevare che l’applicazione della sanzione amministrativa prevista dalla legge, in ogni caso, costituisce anche condizione  necessaria per potere successivamente individuare le ipotesi di recidività, cioè di coloro i quali, pur sanzionati una prima volta, hanno reiterato il loro comportamento illecito.  In  questi casi, la recidività concreta la più grave fattispecie penale: cioè chi si rende recidivo non commette più soltanto un illecito amministrativo ma un reato penale.

In questo modo, l’avvio della seconda fase del progetto operativo elaborato dalla Questura, ha permesso di poter procedere, oltre alla denuncia penale, all’applicazione della più grave misura di prevenzione da parte del Questore del cd. D.A.S.P.O. Urbano, più correttamente definito D.AC.U.R., ovvero  Divieto di Accesso alle aree urbane. 

Infatti, dei 344 soggetti sanzionati, perché abusivi  ai sensi del Codice della Strada, ben 25 sono stati sottoposti nel corso del tempo alla suddetta misura da parte del Questore di Catania.

Gli effetti della repressione

E’ da dire che, a seguito della ulteriore misura emessa, molti destinatari del D.A.C.U.R. hanno finalmente compreso che le attività di repressione sono sempre più significative ed hanno effettivamente cessato ogni attività illecita mentre altri, invece, imperterriti hanno continuato in tal senso, violando la misura e subendo la relativa denuncia penale che, come detto, prevede l’arresto del responsabile fino a 1 anno. 

 Si consideri che nei riguardi di molti di loro, sono state adottate anche altre misure di prevenzione, come l’avviso orale. Passo successivo per i più incalliti è stata la proposta di Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza al Tribunale che, una volta irrogata, comporta una serie di prescrizioni e divieti tra cui quella di rincasare ad un certo orario, non uscire prima di altro orario, di frequentare pubblici esercizi o accompagnarsi a pregiudicati. 

Ad oggi, i soggetti che violando il D.A.C.U.R. e la norma del Codice della Strada perché recidivi, sono stati denunciati all’A.G., sono numerosi e per diverse denunce sono già stati avviati i relativi procedimenti penali. Insomma in questo caso la sottoposizione ad un vero e proprio processo penale che, una volta definito, stante il fatto che la maggior parte dei responsabili che saranno condannati sono pregiudicati, significa condanna a pena detentiva. 

L’alleanza con la Procura

E questa rappresenta la terza fase del progetto operativo che vede scendere in campo la Procura della Repubblica di Catania. In questo senso, è scattata la totale sinergia con la Questura di Catania: il Procuratore Carmelo Zuccaro ha condiviso appieno la strategia di rendere coerente ed univoco il sistema repressivo degli illeciti penali connessi al fenomeno in argomento, dando coerenza e concretezza all’applicazione di misure sanzionatorie via via sempre crescenti nei riguardi dei soggetti responsabili, in base al grado di refrattarietà riscontrato negli stessi a non conformarsi alla legge, anzi, continuando ad infrangerla.  

Gli avvisi di conclusione indagine

Ed è così che la Procura della Repubblica ha emesso i primi 25 avvisi di conclusione delle indagini nei riguardi di altrettanti responsabili, come detto recidivi, notificati tutti nei giorni scorsi agli indagati dalla Polizia di Stato e dalle altre FF.P. impegnate, perché siano sottoposti ai conseguenti  procedimenti penali. Dovranno rispondere dei reati previsti per la violazione del D.AC.U.R. e per la recidiva, nel biennio, di esercizio abusivo di attività non autorizzata e rischiano una condanna compresa tra 6 mesi e 1 anno, che per coloro che hanno precedenti penali in sospeso con la giustizia, potrebbe significare anche una pena più afflittiva

Revocato reddito di cittadinanza

Contemporaneamente, grazie alla meticolosa attività messa in atto dalla Questura unitamente alla Guardia di Finanza e alla Polizia Locale che hanno proceduto rispettivamente agli accertamenti reddituali ed alle numerose denunce di soggetti intenti ad esercitare l’attività di parcheggiatori abusivi, nell’ambito di una comune sinergica azione complessiva, è aumentato il numero dei parcheggiatori abusivi ai quali è stato revocato da parte dell’I.N.P.S., il reddito di cittadinanza.  Il prezioso beneficio economico è stato ritirato a 15 parcheggiatori abusivi, per i quali scatta adesso anche una seconda denuncia penale per indebita percezione di erogazioni pubbliche e false dichiarazioni personali.  

La contestuale notifica del processo nei riguardi di questi primi 25 parcheggiatori abusivi (a cui a breve seguiranno altre) e le 15 revoche di reddito di cittadinanza, con relativa denuncia per indebita percezione, rappresentano la ulteriore evoluzione della lotta e del contrasto a tale odioso fenomeno, lotta che continuerà fino a sradicarlo completamente dal territorio catanese. Nell’ottica dell’azione di contrasto che non si fermerà, anche ieri, sono stati sanzionati 3 soggetti rispettivamente nella zona di via Sant’Euplio, piazza Manganelli e via Casello (zona Pescheria).

Le dichiarazioni del Questore

“Abbiamo ritenuto che il contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi in questa città costituisse uno degli obiettivi prioritari della nostra azione operativa finalizzata alla riappropriazione totale del territorio oltre che a eliminare uno dei fenomeni più odiosi esistenti per la collettività, storicamente presente in questa città metropolitana. Deve essere chiaro a quelli che ancora pensano di continuare con queste illecite attività che di fatto comprimono la libertà degli automobilisti, costretti a pagare un obolo non consentito, talvolta anche ponendo in essere azioni estorsive, che la nostra azione non solo non si fermerà ma, anzi, si intensificherà fino a quando saranno spariti dal mercimonio su strada anche gli ultimi abusivi che, ritenendo erroneamente di evitare di pagarne le conseguenze, si ostinano a  continuare in queste illecite attività. Ringrazio il Procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro che ha immediatamente compreso l’importanza di una risposta puntuale e complessiva, analizzando e concludendo velocemente le fasi di indagini poste in essere dalla polizia giudiziaria, e richiedendo il processo per i primi 25 soggetti che ora rischiano davvero pene afflittive.  Sia di monito e capissero questi parcheggiatori abusivi che nessuna indulgenza nei loro riguardi sarà operata. Essi devono liberare immediatamente la loro presenza dalla strada e se non lo faranno saranno colpiti dalla Legge che applicheremo con maggiore vigore più che mai. Anzi a tal proposito ho già  dato disposizioni al Dirigente della Squadra Volante di individuare e mappare le ultime zone della città dove i recidivi continuano ad operare nonostante la nostra azione repressiva per stanarli definitivamente e sottoporli a processo per la violazione delle misure di prevenzione adottate nei loro riguardi”

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