"Rap è un'azienda sana, la Tari? Non possiamo escludere un aumento" - Live Sicilia

“Rap è un’azienda sana, la Tari? Non possiamo escludere un aumento”

L'assessore Marino rassicura: "Lunedì pagheremo gli stipendi"

PALERMO – Tutto rientrato, tutto chiarito. Il sindaco Orlando riesce a “congelare” le dimissioni del cda di Rap e all’assessore Sergio Marino tocca il ruolo del “pompiere”: gettare acqua sul fuoco e provare a riportare il sereno in un rapporto che ieri sembrava ormai spacciato. L’incontro di questa mattina fra il Professore e il presidente Giuseppe Norata ha provocato il primo effetto, ossia lo slittamento del cda e quindi nessun passo indietro (al momento) né di Norata, né del direttore Roberto Li Causi.

Una tregua firmata grazie alle rassicurazioni date dal Comune: la Rap riceverà i 40 milioni che attende (anche se non è chiaro con quale tempistica), il Pef 2020 nella parte che riguarda l’azienda non verrà intaccato, sì alle progressioni verticali e a incontri periodici fra Orlando e Norata. Il sindaco ha deciso inoltre di riconvocare i sindacati per il 2 marzo, dando ampie rassicurazioni sulla tenuta dei conti.

“Oggi abbiamo incontrato Norata alla presenza del Ragioniere generale, del Segretario generale e del dirigente del settore – spiega Marino – Abbiamo approfondito varie problematiche che non riguardano però gli stipendi: proprio oggi è stato fatto un mandato di 6,3 milioni alla Ragioneria e lunedì saranno pagati. La Rap è un’azienda sana che ha semmai problemi di cassa, ma da sette anni riesce ad andare avanti e ha necessità di investire”. Una visione rosea e ottimistica che fa a pugni con quella descritta nelle ultime settimane dalla Rap, ma che dal Comune rivendicano con forza arrivando anche a dire che “è necessario fare nuove assunzioni – dice l’assessore – Il personale diventa sempre più vecchio e serve un ricambio, dopo aver fatto le progressioni verticali e nel rispetto degli equilibri di bilancio: Rap gestirà Bellolampo che sarà una piattaforma a servizio dell’area metropolitana. La mobilità da Reset? Non mi risulta ci siano problemi”.

Ma se da un lato Marino riconosce le difficoltà dell’azienda, dall’altra chiede un miglioramento dei servizi: “Tra gli obiettivi concordati c’è anche la riorganizzazione aziendale perché bisogna utilizzare al meglio le risorse umane e pulire la città”. Mentre sulla Tari il pericolo di un aumento sembra stavolta più concreto: “Non possiamo da un lato aiutare i cittadini con le riduzioni sulla Tari e dall’altro aumentare le tasse – dice l’assessore – Proveremo di tutto per evitare un aumento ma non mi sento di escluderlo e comunque si spalmerà sul prossimo triennio, spero quindi sia sopportabile e contenuto”.

Marino passa anche in rassegna tutti i punti contestati da Rap e per ognuno prova a indicare una soluzione: “Il nuovo metodo di calcolo dell’Arera sta facendo impazzire tutti i comuni e l’aumento di 31 milioni del Pef 2020 ha fatto saltare sulla sedia me, il sindaco e tutto il consiglio comunale. Abbiamo però detto a Rap che gli extra-costi sono confermati e saranno onorati, che i crediti sono riconosciuti e che proveremo a ridurre il Pef di almeno 8 milioni ma solo a condizione di garantire l’equilibrio finanziario di Rap, anche a tutela del Comune”. Perché dei 34 milioni in più del Pef, in realtà soltanto 21 sono extra-costi dovuti alla chiusura di Bellolampo ed è sulla restante parte (di cui nessuno sembra assumersi la paternità) che si proverà a tagliare. “Il Pef non è composto solo dai costi di Rap – spiega Marino – Ci sono anche altre voci e ci stiamo confrontando con la Srr”.

Nessun problema neanche sui 21 milioni (“La fattura non può essere accettata senza il Pef, spalmeremo la cifra sui prossimi tre anni”) o sulla ricapitalizzazione: “Solleciteremo la perizia sul valore degli immobili alienati, così da poter procedere al conferimento a Rap che quest’anno dovrebbe comunque chiudere in attivo”. Infine anche una puntatina sugli investimenti: “Nel Pon metro ci sono 33 milioni per l’estensione del porta a porta di cui 11 per i mezzi a metano, 16 milioni verranno dal ministero dell’Ambiente, stiamo realizzando l’impianto per il trattamento degli ingombranti a Bellolampo che ci consentirà ulteriori risparmi. E domani solleciterò l’ufficio Tributi perché si applichino gli sconti Tari a chi porta i rifiuti nei centri di raccolta, non farlo sarebbe un fallimento”.

Il tema più spinoso riguarda però lo scontro di ieri e la minaccia di dimissioni che, di colpo, sembrano lasciare il posto a un nuovo clima. “Ogni tanto c’è qualche piccola scaramuccia – dice Marino – Da ieri a oggi non è cambiato niente e non abbiamo convinto nessuno, comprendo le sofferenze che ci sono dentro l’azienda, forse bisognava incontrarsi prima per chiarire ma sono in contatto quotidiano con il direttore Li Causi con cui ero in riunione proprio questo pomeriggio. Per me è in carica. Le dimissioni? Sono una cosa personale”.

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