Se la Giustizia diventa un porno - Live Sicilia

Se la Giustizia diventa un porno

Il libro di Palamara e Sallusti racconta il casino nella magistratura delle correnti.

“L’essenziale è invisibile agli occhi…” (Antoine de Saint-Exupéry)

Tanto tempo fa vidi scritto, all’interno di una nota libreria della città, una frase che ancora oggi non ho dimenticato: “Vuoi farti un nemico? Regalagli un libro”. Mi sembrava strano e contraddittorio che quell’invito ammiccante campeggiasse là dove i libri venivano venduti. Se era una “boutade” per dire che la lettura non sempre unisce (ed a volte anche divide)… beh… il tale che l’aveva scritta era un genio.

Vi sono libri, infatti, che non dovrebbero essere né letti né regalati: “Il Sistema” della premiata ditta Palamara & Sallusti è uno di questi. Volete sapere il perché? Semplice. Si tratta di un testo altamente pornografico, in cui sono descritte tutte le indicibili (ed incredibili) promiscuità della magistratura viste dal buco di una serratura. La toppa della porta – non vi è bisogno di esplicitarlo – è quella della stanza da letto dell’ex presidente dei magistrati italiani. I protagonisti del racconto sono coloro che, di volta in volta, hanno accettato di entrare nel suo casino e consumare rapporti mercenari. malignamente Non a caso la sua corrente era stata soprannominata “Unità per la prostituzione”. Chiamiamolo con il suo nome sperando che nessuno si offenda: un infinito bordello.

Al tempo di pornohub e youporn questo potrebbe anche fare sorridere i più smaliziati cittadini di questo straziato Paese. Ma qui parliamo di Giustizia e la pornografia, in questo ambito delle cose, non è accettabile. Non è un pensiero moralista il mio, ma una Verità collettiva senza la quale il Paese va letteralmente a puttane.

Per questo non vi consiglio di leggere quel libro. Vi fareste un’idea delle cose che devasta un passato della nostra Storia, fatto di sacrifici ed eroismi di tanti uomini e donne leali alla bandiera tricolore. La Magistratura – quella che ho conosciuto io – non era ciò che raccontano i prosseneti delle correnti, né quella che ogni giorno dà Giustizia al Popolo italiano. Questa parte essenziale era ed è lontana da quel “Sistema”, non se ne è mai contaminata e lo ha avversato (essendone stata spesso punita). A questa parte sana della Magistratura, adesso, occorre dare forza e fiducia per spazzare via ogni mercanzia dal tempio. Ma accorreranno leggi e strumenti di disciplina adeguati affinché la politica esca fuori – una volta e per tutte – dallo scenario della giurisdizione. L’impresa non è impossibile, però è urgentemente necessaria se non si vuole lasciare la Giustizia nelle mani di chi l’ha pornograficamente violentata.

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