Mafia, scovati esplosivi: “Squarciano una saracinesca” -

Mafia, scovati esplosivi: “Squarciano una saracinesca”

L'ombra della mafia. “Si tratta – spiegano gli investigatori – di candelotti privi di etichettatura, riconducibili alla quarta classe degli esplosivi”.

ACIREALE – Mafia, erano nascosti in un ripostiglio, al riparo da sguardi indiscreti. La polizia ha scovato candelotti artigianali esplosivi, munizioni e anche una lupara con matricola abrasa. Tutto nei pressi della casa di Giuseppe Florio, “già condannato per associazione mafiosa”.

La perquisizione

Il commissariato di Acireale opera in un contesto ad alto rischio. Un territorio incantevole che, nel passato, è stato al centro degli appetiti di numerose famiglie criminali.

Quando perquisiscono la casa di Florio, gli agenti sono accompagnati dai cani specializzati nelle tracce di polveri da sparo.

Non a caso, trovano una lupara e numerose munizioni in un terrapieno, tra le piante.

La pista delle intimidazioni

In un ripostiglio, la polizia scova cinque candelotti “esplosivi illegali”. Con l’ausilio degli artificieri, gli agenti analizzano gli ordigni: “Si tratta – spiegano gli investigatori – di candelotti privi di etichettatura, riconducibili alla quarta classe degli esplosivi”. Gli artificieri confermano che si tratta di “ordigni dalle spiccate potenzialità offensive, potendo, uno di essi, divellere una saracinesca qualora innescato”.

Curriculum criminale

Il ritrovamento degli ordigni nei pressi della casa di Florio apre numerose piste sul loro utilizzo. Anche perché, Florio ha un curriculum di tutto “rispetto”, nel mondo malavitoso.

“È un personaggio noto a questi uffici – scrive la polizia – per il curriculum criminale, già condannato per gravi reati, fra i quali anche associazione mafiosa”. Gli investigatori lo hanno arrestato per “detenzione abusiva di arma alterata e clandestina, detenzione illegale di munizioni, detenzione illegale di materiale esplodente e ricettazione”.

In corso approfondimenti sui candelotti. Le indagini continuano.

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