Colpo di scena sulla sorte del governo Draghi. Lo scontro tra i 5Stelle costringe Grillo a rinviare il voto degli iscritti su Rousseau per evitare una spaccatura. “Aspettiamo a votare che Draghi abbia le idee chiare, un po’ di pazienza. Ho detto no alla Lega e lui mi ha risposto… non lo so, vediamo…”, dice Grillo nel video in cui definisce Draghi “un grillino”. Crimi: “Non entreremo a tutti i costi, dire sì o no a Draghi sarebbe troppo povero, i quesiti articolati quando avremo qualcosa su cui votare”. Salvini replica: “Incredibile Grillo. Noi confermiamo il nostro atteggiamento costruttivo, e non mettiamo veti, loro vorrebbero imporre un governo senza la Lega”.
Mentre il premier incaricato Mario Draghi incontra regioni enti locali e forze sociali, dopo la decisione del suo fondatore, il M5s dunque per ora non vota su Rousseau. Ma in tarda mattinata Grillo torna con un tweet sull’importanza di un superministero per transizione ecologica che fonda le competenze per lo sviluppo economico, l’energia e l’ambiente. Ma in attesa della consultazione M5S, se Lega e Fi sono decise comunque (in un colloquio, Salvini e Berlusconi hanno ribadito la volontà di dare un contributo senza veti), tentennamenti 5S o ripensamenti complicherebbero i piani di Pd e Leu. E diventa ora un rebus anche capire il timing di Draghi. Che intanto incassa il ‘sostegno convinto’ di Confindustria, che sottolinea che c’è molto da fare e va fatto presto.
