Droga da Catania a Caltanissetta: i verbali del narcotrafficante - Live Sicilia

Droga da Catania a Caltanissetta: i verbali del narcotrafficante

Le rivelazioni di Sebastiano Sardo hanno fatto scattare l'indagine culminata nel blitz di ieri.

CALTANISSETTA – È Sebastiano Sardo, detto Occhiolino, il pentito che ha dato l’input investigativo per il blitz antidroga scattato ieri tra Caltanissetta e Catania. Il trafficante catanese – che ha deciso di collaborare con la giustizia dopo essere stato coinvolto in diverse inchieste della Dda catanese – è ascoltato dal pm della Procura nissena Pasquale Pacifico nel dicembre del 2018. Rispondendo alle domande del magistrato viene fuori il nome di un certo “Giuseppe”. Ma andiamo per gradi. Sardo ha militato (anche se aveva una certa autonomia) nel clan Cappello-Bonaccorsi di Catania. 

“Riguardo al territorio di Caltanissetta sapevo che i Cappello ed in particolare Concetto “Carateddu” (Bonaccorsi, ndr – da non confondere con l’ex capo bastone oggi pentito) riforniva un soggetto di nome Giuseppe che acquistava stupefacente sia di tipo cocaina e di tipo marijuana”. Sardo fornisce agli investigatori particolari precisi per identificare lo spacciatore nisseno: “So che tale soggetto è il custode della Villa Comunale di Caltanissetta. Io rifornivo Concetto Carateddu di stupefacente, sostanza che poi veniva destinata a tale soggetto di Caltanissetta. So che è originario di Catania o comunque della provincia etnea”.

Occhiolino racconta dei vari incontri avuti “con Giuseppe” inerenti l’acquisto di droga. “Ricordo che da ultimo, ho avuto contatti con lui, tramite Concetto “Carateddu” sino al gennaro 2017 per una fornitura di stupefacente di 30 mila euro. Questo vendeva poi al dettaglio lo stupefacente nel territorio nisseno avvalendosi di terzi. Spacciava anche in un night di Caltanissetta. Giuseppe – continua Sardo – pagava lo stupefacente in contanti, quando completava il pagamento gli davamo altra droga. Lui veniva anche a Catania, ed è stato a casa mia, occasione nel corso della quale gli facevo delle raccomandazioni affinché pagasse i suoi debito e fosse puntuale. Per quanto ne sono a conoscenza – aggiunge il pentito – questa persona è stata rifornita da noi (clna Cappello, ndr) per un anno e mezzo sino al 2017, periodo in cui sono stato arrestato”. 

Da queste informazioni i carabinieri di Caltanissetta hanno avviato una serie di indagini che hanno permesso di identificare Giuseppe Fiume, l’indagato chiave del blitz di ieri. Al fine di chiudere il cerchio i pm hanno mostrato la foto a Sebastiano Sardo che lo ha “riconosciuto”. 

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