Minardo (Lega): "Il governo Draghi pensi alla pace fiscale" - Live Sicilia

Minardo (Lega): “Il governo Draghi pensi alla pace fiscale”

L'appello del segretario siciliano del Carroccio al premier

PALERMO – “Ora che il nuovo governo nazionale è pienamente operativo ci sono delle questioni di natura economica, finanziaria e politica a cui il presidente Draghi è tenuto a rispondere per meritarsi la fiducia della Lega. Durante il suo discorso in Parlamento Draghi ha fatto cenno alla necessità di ridurre la pressione fiscale ma non vi è stato alcun riferimento alla ripresa dell’attività della riscossione dall’1 marzo: gli effetti del decreto n. 7/2021 terminano infatti il 28 febbraio”.

Lo dice il deputato della Lega, Nino Minardo, segretario siciliano del partito. “Il nostro leader, Matteo Salvini – aggiunge – è l’unico che finora ha sollevato il problema con decisione. Condivido in pieno la sua proposta di pace fiscale sulle cartelle che verranno inviate dall’1 marzo e di saldo e stralcio per gli atti sotto i 1.000 euro degli anni passati. Qui non si tratta di fare un regalo agli evasori o ai “furbetti delle tasse” bensì, semplicemente e correttamente, di aiutare le imprese e i contribuenti in una situazione economica precaria dopo i mesi di crisi legata alle restrizioni per il covid19″.

“Ci sono milioni e milioni di atti (cartelle esattoriali e avvisi dell’Agenzia delle Entrate) – prosegue – in partenza tra una settimana, frutto della sospensione delle notifiche durante l’emergenza sanitaria. L’emergenza sanitaria però è ancora in corso e soprattutto la moltitudine di italiani che non hanno potuto pagare finora non possono pagare nemmeno a marzo: non mi risulta che abbiano fatto una “pesca miracolosa” o vinto al superenalotto per cui siano in condizione di poter pagare tra 7 giorni. E anche un’altra breve proroga sposterebbe in là il problema senza risolverlo. In Sicilia poi la crisi ha colpito in maniera pesantissima centinaia di migliaia di piccoli imprenditori e partite iva per cui una nuova cartella anche di qualche centinaia di euro potrebbe significare la disperazione e il collasso. E allora mettiamoci davvero nei panni dei soggetti e delle categorie più colpite da questo anno funesto, troviamo il modo di alleggerire e sanare il loro arretrato con il fisco e guardiamo alle prospettive di crescita con il “Recovery Plan” che, se attuato bene, nel breve periodo consentirà anche di fronteggiare i mancati introiti della pace fiscale”.

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