Sammartino, i voti e le chat: entra nel vivo l'udienza preliminare - Live Sicilia

Sammartino, i voti e le chat: entra nel vivo l’udienza preliminare

Il gup ha fissato la data per la decisione sul rinvio a giudizio.
CORRUZIONE ELETTORALE
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CATANIA – Luca Sammartino conoscerà il suo destino giudiziario il prossimo 2 marzo alle 8.45. Il Gup Luigi Barone ha rinviato l’udienza preliminare a quella data. Fornendo ad imputati e avvocati anche un orario preciso. Il deputato regionale di Italia Viva è accusato, insieme ad altri sei imputati, di corruzione elettorale per diversi episodi. Nel mirino della Digos, che si è occupata della delicata inchiesta, le consultazioni elettorali del 2017 e 2018.

L’udienza preliminare non era ancora entrata nel vivo. Per una serie di vizi di notifica vi sono stati nei mesi scorsi diversi rinvii. Oggi, invece, il programma è stato rispettato e tutte le parti hanno discusso. Il pm Fabio Saponara e dall’aggiunto Agata Santonocito ha chiesto al gup di rinviare a giudizio Luca Sammartino, Sebastiano Anastasi detto “Nuccio”, Giuseppe Musumeci, di Giuseppe Damiano e Salvatore Capuano, di Nino Rizzotto, e di Alfredo Scozzarella. I difensori invece hanno chiesto il proscioglimento dalle accuse.

Sin dal primo momento l’avvocato Carmelo Peluso, difensore di Luca Sammartino, ha ribadito l’inconsistenza delle accuse mosse. Lo stesso parlamentare regionale, nel corso di una delle udienze, ha ribadito come non ci sia mai stato uno scambio di favori con gli altri imputati con cui ha rapporti personali e politici di lunga data. Con alcuni dai tempi dell’Università. La memoria difensiva presentata da Peluso in fase di indagini preliminari ha decurtato in maniera consistente gli episodi contestati. Cinque sono le ipotesi di reati andate in archiviazione.

Ma per Sammartino, oltre a questo processo, è arrivata un’altra tegola giudiziaria. La Guardia di Finanza, infatti, gli ha notificato un avviso di conclusione indagini per il reato di corruzione elettorale (per le regionali 2018) insieme a Lucio Brancato. Quest’ultimo è ritenuto dagli inquirenti un esponente del clan Laudani. Va precisato che la procura non ha contestato al deputato regionale alcun aggravante mafiosa. Intercettazioni e incontri al centro delle indagini delle fiamme gialle e a cui il mensile S ha dedicato un lungo speciale. Un’inchiesta – dal titolo ‘Enfant Prodige’ – in cui sono messe a confronto accusa e difesa.

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