I Siciliani giovani, Arci Catania e l’associazione Antiestorsione di Catania Libero Grassi scrivo al Prefetto e al ministro degli Interni.
“L’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania e della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto per mafia del vicepresidente della Sesta Municipalità del Comune di Catania non è che l’ultima conferma della grave infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto istituzionale della città”, scrivono.
“Le notizie circa i rapporti, anche corruttivi, di soggetti accusati di mafia con funzionari comunali e di altri enti pubblici sono inquietanti e gettano pesanti ombre sul regolare e democratico funzionamento delle istituzioni pubbliche”, si legge nella missiva.
“Reputiamo urgente e necessario che la Prefettura di Catania avvii un accesso ispettivo antimafia presso il Comune di Catania e le Municipalità al fine di verificare la sussistenza di eventuali forme di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare, tali da determinare un’alterazione del processo di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi, e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità dell’amministrazione comunale nonché il regolare funzionamento dei servizi”, concludono.