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LiveSicilia.it / Cronaca / Mafia, Maria Falcone: “Errore modificare ergastolo per i boss”

Mafia, Maria Falcone: “Errore modificare ergastolo per i boss”

La sorella del giudice ucciso nella strage di Capaci fa sentire la propria voce.
IL CASO
di redazione
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Ergastolo: non si placano le polemiche. “Consentire a un mafioso ergastolano che non abbia mai intrapreso la strada della collaborazione con la giustizia di godere di permessi premio sarebbe un clamoroso arretramento nella lotta a Cosa nostra”. Lo dice Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso a Capaci e presidente della Fondazione che del giudice porta il nome, intervenendo sulla questione dell’ergastolo ostativo per i
mafiosi sulla quale la Corte Costituzionale si pronuncerà dopo
Pasqua.

“Imperdonabile indebolire la normativa”

“Nella nostra legislazione ci sono punti fermi come l’ergastolo
ostativo e il carcere duro che sono frutto del lavoro e dell’esperienza dei tanti servitori dello Stato che al contrasto ai clan hanno dedicato la vita. – spiega – Indebolire una normativa costata sangue e sacrifici, che ha portato lo Stato a mettere a segno risultati importanti, sarebbe imperdonabile”.
“Sono certa che la Corte Costituzionale, con la sensibilità che da sempre contraddistingue il suo operato – prosegue – nel decidere non dimenticherà le peculiarità delle mafie italiane che ai tempi indussero il legislatore ad adottare leggi come quella ora in discussione”.

“Un concetto rischioso”


“Legare, come vorrebbero alcuni, la concessione dei benefici carcerari a un generico ravvedimento, indipendente dalla collaborazione con la giustizia del detenuto, è un concetto molto rischioso – conclude Maria Falcone – Come è pericoloso concedere premialità che possono vanificare gli effetti del
carcere duro. Solo un mese fa da un’inchiesta della Dda di Palermo ha dimostrato come un capomafia condannato all’ergastolo
per l’omicidio del giudice Livatino, al quale erano stati
concessi permessi premio, abbia immediatamente colto l’occasione
per riprendere le redini della cosca”. (ANSA).

Pubblicato il 24 Marzo 2021, 19:1325 Marzo 2021, 07:50
2 Commenti Condividi
Commenti
  1. Giovanni 3 settimane fa

    Sono d’accordo ma almeno una volta vorrei vedere pure commenti quando si scopre che la saluto ed altri pezzi dello stato gestivano i beni sequestrati in modo …diciamo, improprio …senza entrare nel merito se andavano davvero tutti sequestrati e se il sequestro preventivo doveva durare a vita.

    Rispondi
  2. Antonio 3 settimane fa

    Ampia condivisione.! Siamo tutti uguali davanti alla legge.! A maggior ragione chi la deve fare rispettare o meglio giudicare.

    Rispondi

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