Accoglienza, assistenza e sostegno: il Centro Astalli non si ferma

Accoglienza, assistenza e sostegno: il Centro Astalli non si ferma

Le parole dell’avvocato Riccardo Campochiaro, neo presidente del centro.
MIGRANTI
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CATANIA – C’è un posto a Catania che dal 1999 è un punto di riferimento per i rifugiati e per i migranti presenti in città. È il Centro Astalli – Servizio dei Gesuiti per i rifugiati (JRS)  – che, neanche in piena pandemia Covid, ha perso per un attimo la sua vocazione. Anzi. Lo conferma l’avvocato Riccardo Campochiaro, neo presidente del centro che il 29 novembre 2020 è subentrato alla presidente storica del Centro, Elvira Iovino. «Ogni giorno –  spiega Campochiaro –  operatori e volontari forniscono informazioni sui servizi del territorio: dove poter mangiare, ricevere vestiti, usufruire di posti letto, avere accesso alle cure mediche e frequentare corsi professionalizzanti. Servizi sempre preziosi che lo sono diventati forse ancor di più ora che al difficilissimo percorso di integrazione, si è associata anche la sopravvivenza legata alla crisi sanitaria, sociale ed economica innescata dal Covid».

Al centro Astalli, però, i servizi non si fermano. I locali di via Tezzano, 71 pullulano di attività ed è stata persino attivata la Dad per chi seguiva i corsi di italiano per stranieri. Volontari e operatori continuano a fornire tutta l’assistenza ai più fragili. D’altra parta è stato proprio questo spirito a conquistare il neo presidente nel 2008 quando, appena laureato in Giurisprudenza è approdato al Centro Astalli per il Servizio Civile e da allora non l’ha più lasciato. «Per me è stata una folgorazione – racconta -. Ai tempi, non sapevo neanche che ci fosse una branca del diritto specializzata in Immigrazione ed entrando in queste stanze, ascoltando le storie dei migranti, capii che era quello che avrei fatto nella mia vita lavorativa».

Oggi Riccardo Campochiaro, 40 anni, sposato e papà di due bambini, è infatti un avvocato esperto in Diritto dell’immigrazione e dei minori e il lunedì pomeriggio prende posto allo sportello legale del Centro Astalli dove si alterna con altri professionisti. «In questi primi mesi dall’elezione – continua – c’è stato il passaggio di consegne da parte di Elvira e del suo prezioso lavoro fatto finora. L’idea che guida la mia nuova reggenza è quella di continuare a essere punto di riferimento per i più fragili e di ispirare un dialogo sempre più propositivo ed efficace con le istituzioni locali. La nostra associazione fa parte del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione istituito presso la Prefettura di Catania ed è presente in diversi tavoli di coordinamento per i vari settori in cui opera, collaborando attivamente con tutte le altre attività di accoglienza del territorio e intendiamo continuare a essere presenti con costanza ovunque ci sia bisogno di portare la voce degli invisibili».

Oltre a essere un riferimento nel confronto con le istituzioni, il centro Astalli è un luogo che ha sempre pullulato di vita tra doposcuola per i bambini, scuola di italiano per stranieri e poi ancora sportello di orientamento al lavoro, sportello legale, sportello sanitario. «Purtroppo la pandemia – conclude Campochiaro – mette ancora di più a rischio le situazioni già così precarie di tanti migranti e in questo anno le criticità da affrontare sono state tantissime. Noi, però, continuiamo a vigilare perché i migranti non siano costretti a pagare ancora di più il costo di questa pandemia».

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