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LiveSicilia.it / Cronaca / Covid19, i morti di Biancavilla: ecco l’intercettazione choc

Covid19, i morti di Biancavilla: ecco l’intercettazione choc

Ecco cosa hanno registrato le cimici dei carabinieri nella maxi inchiesta della Procura di Trapani.
CATANIA
di Antonio Condorelli
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CATANIA – I morti da Covid19? “Spalmiamoli un po’”. Ci sono intercettazioni choc nella maxi inchiesta sulla presunta falsificazione dei dati dei contagi in Sicilia. Non solo referti positivi, anche “i morti” a causa del coronavirus sarebbero finiti in un meccanismo, pianificato dai vertici dell’assessorato alla Sanità guidato da Ruggero Razza (che risulta indagato), con lo scopo di alterare la realtà. Accuse tutte da dimostrare, ma cosa dicono gli atti appena notificati?

L’intercettazione

Biancavilla, siamo in provincia di Catania. È il quattro novembre del 2020, le ambulanze attendono anche ore con gli anziani a bordo. Non si contano i morti nel reparto covid allestito in tempi record, prima in un corridoio, poi in un ambiente dedicato. A essere intercettati sono la dirigente generale Di Liberti e Andrea Nicosia, componente dell’ufficio di Gabinetto dell’assessore alla Salute Ruggero Razza. La Di Liberti, dopo essersi accertata che Nicosia sia con Razza, chiede come gestire i dati dei decessi Covid di Biancavilla “e cioè – riassumono i magistrati – se inserirli in unica soluzione o spalmarli in più giorni”. Nicosia a questo punto chiede a Razza come comportarsi. L’assessore riceve la conferma che i dati siano veritieri e che sono stati comunicati in quel momento, anche se relativi ad alcuni giorni prima.

“Spalmiamoli”

Le cimici registrano Razza e la Di Liberti che pianificano come “spalmare” i dati dei morti. “Spalmiamoli un po’ dice l’assessore e la Di Liberti spiega come si comporterà, anche con i decessi dell’ospedale San Marco di Catania, dove risultano 6 morti e quelli avvenuti in altre strutture sanitarie del ragusano.

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La strategia

Alle 16.05 dello stesso giorno la Di Liberti chiama il suo collaboratore Mario Palermo e, dei 7 morti da covid certificati a Biancavilla, ne comunicano soltanto 3. Poco dopo la Di Liberti ammette, parlando con un altro collaboratore, di aver “cristallizzato” il dato “dei 19 decessi” e di aver “sistemato assai” il numero dei morti.

Alle 22.26 altra telefonata. L’assessore teme che, con l’andamento negativo della pandemia, la Sicilia possa passare da zona gialla a zona arancione.

Tags: covid19 · intercettazione · morti Covid Sicilia · ruggero razza

Pubblicato il 30 Marzo 2021, 10:0130 Marzo 2021, 18:42
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Commenti
  1. Andrea 2 settimane fa

    Non vorrei che qualcuno pensasse che i morti sono stati uccisi da Razza e non dal virus…

    Ma poco ci vuole

    Rispondi
    • Gino Bullone 2 settimane fa

      Tra poco risulterà responsabile della diffusione della Pandemia mondiale

      Rispondi
      • gaspare 2 settimane fa

        Lei crede di essere spiritoso? E’ parente? Oppure…

        Rispondi
    • Marco 2 settimane fa

      Il passaggio dall’arancione al giallo grazie ai dati falsificati dall’Assessore e dai suoi lacchè ha fatto crescere i casi, i ricoveri e i morti. Lo dicono le statistiche. Di che stiamo parlando?

      Rispondi
      • Andrea 2 settimane fa

        anche il buco nell’ozono, non è vero che si è rimpicciolito!!!!!

        Rispondi
        • gaspare 2 settimane fa

          Anche lei amico o parente? Il suo è un atteggiamento irrispettoso verso chi ha sofferto e nei confronti di che ha perduto la vita. Si vergogni.

          Rispondi
    • Alessandro 2 settimane fa

      Assolutamente no. Però se correttamente fosse stata istituita qualche zona rossa in più, sicuramente avremmo avuto qualche contagio in meno e fors’anche alla lunga qualche morto in meno.

      Rispondi
  2. Vincenzo 2 settimane fa

    Ovviamo hanno colpe gravissime. limitare le restrizioni è stato grave e sono responsabili dell’andamento del contagio.

    Rispondi
  3. Roberto 2 settimane fa

    Ovvio, siccome siamo in Italia o è parente o è a libro paga

    Rispondi
  4. Oscar 2 settimane fa

    I dati sono falsati per loro natura. E’ impossibile tenere un monitoraggio quotidiano con l’inserimento MANUALE che c’è in tutta Italia. La scelta, errata ma logica, di dilazionare la COMUNICAZIONE di certi dati, deriva dal fatto che i dati fossero accumulati. In sostanza ci stiamo incazzando perché i dati accumulati in 3-4 giorni non sono stati comunicati tutti insieme il quinto giorno. Le dimissioni sono dovute, non si gestice così, ma evitiamo di parlare a vanvera perché è il monitoraggio ad essere francamente ingestibile.

    Rispondi
  5. sguilli 2 settimane fa

    Miei Cari, sarò breve, i “politci” ed i loro lacchè, burocrati o altro, sono sempre approssimativi e cialtroni, ne più e ne meno dei cittadini dagli stessi “governati”. I “cittadini” vogliono fare baldoria, i “politici” trovano il sistema per fargliela fare, poi arriva la Giustizia che liscia il pelo agli uni e agli altri.
    Io “speriamo” che ci vaccinino tutti al più presto

    Rispondi
    • dubbioso 2 settimane fa

      Poi arriva Palamara e racconta come politici, cittadini e magistrati siano la copia di questa società, lui compreso in prima fila!

      Rispondi

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