Vaccini in parrocchia, molte speranze e qualche intoppo

Vaccini in parrocchia, molte speranze e qualche intoppo

Si comincia alle otto e si andrà avanti fino a sera. Parlano i parroci. Il 'caso' Sant'Ernesto.

PALERMO- Padre Raffaele Mangano, della parrocchia ‘Maria Santissima Madre della Chiesa’ di piazza Montecarlo, è contento – magari sarà il caso di dirlo – come una Pasqua. Lui e i suoi ragazzi hanno lavorato tanto per essere all’altezza del compito: sede parrocchiale e vaccinale. “Cominceremo alle otto, domani (oggi, ndr) – dice padre Raffaele – e siamo pronti. Le persone saranno vaccinate in teatro. Il nostro Nunzio Onorato, con grande abnegazione, ha preso le telefonate, ha organizzato tutto. I nostri volontari si occuperanno dell’accoglienza. Questo sarà il contributo che daremo come parrocchia. Il personale dell’Asp è già stato qui per il sopralluogo. Mi sembra un grande segno di speranza, qui avremo circa settanta parrocchiani”.

Lo è, un bel segno, anche nella risposta delle parrocchie che non hanno perso un minuto di tempo e che si sono mobilitate per rispondere presente. Trentacinque hanno dato le disponibilità, a Palermo e provincia, alla fine, materialmente, saranno una ventina quelle coinvolte, perché non tutte hanno totalizzato il numero minimo, cinquanta, di richieste.

E saranno 1.339 – come informano dall’Asp – i cittadini, di età compresa fra i 69 e i 79 anni, non fragili, che verranno vaccinati nelle diocesi di Palermo e provincia il sabato di Pasqua dalle 8 alle 18,30. Gli utenti – utile rammentarlo – devono trovarsi nelle condizioni previste dall’autorizzazione degli enti regolatori, a loro è destinato il vaccino AstraZeneca. Le prenotazioni sono così distribuite: 716 nella diocesi di Palermo, 377 nella diocesi di Monreale, 189 in quella di Cefalù e 57 a Piana degli Albanesi. Circa una settantina di persone a parrocchia. In Cattedrale saranno settantotto.

Si è verificato qualche intoppo, per esempio, con la parrocchia Sant’Ernesto di via Campolo che – raccontano – ha dovuto disdire e richiamare i prenotati. Per un non meglio precisato ‘disguido burocratico’, i vaccini, per circa settanta prenotazioni, non sono arrivati. Molti però – spiegano sempre dalla parrocchia – erano già inseriti come appuntamento nell’hub vaccinale della Fiera e potranno ricevere lo stesso la somministrazione.

“Sì, è un segno di speranza – commenta don Piero Magro di Sant’Espedito -. La gente ha aderito con entusiasmo e con fiducia. Abbiamo avuto più di centocinquanta richieste, dividendo quelli che sono rimasti fuori in altre parrocchie. La chiesa è un ambiente più confortevole, più amichevole. Devo ringraziare la comunità per la collaborazione e Anna Lapresa, la nostra biologa”.

Manda una foto, don Piero. Una stanza, un frigorifero dai connotati familiari. Oggi alle otto si comincia. Non dovrebbero esserci altri intoppi nelle consegne e nelle somministrazioni. E sarà un altro passo verso il ritorno alla vita.

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