"Motivazioni di una sentenza in ritardo", giudice rinviato a giudizio - Live Sicilia

“Motivazioni di una sentenza in ritardo”, giudice rinviato a giudizio

L'accusa è di omissione di atti d'ufficio
CALTANISSETTA
di
1 min di lettura

AGRIGENTO – Il gup del Tribunale di Caltanissetta, Alessandra Maira, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti del giudice Francesco Provenzano, fino a pochi giorni fa a capo dell’ufficio Gip di Agrigento, con l’accusa di omissione in atti d’ufficio. La prima udienza si celebrerà il prossimo 10 maggio.

La vicenda, per cui è stato deciso l’approfondimento dibattimentale, scaturisce dalla denuncia dell’imprenditore siracusano Gaetano Caristia, titolare della Comaer, condannato nel 2018 dal giudice Provenzano ad otto mesi di reclusione nell’ambito dell’inchiesta “Borgo Scala dei Turchi” che ipotizzava un piano di lottizzazione abusiva nei pressi della famosa scogliera di marna bianca. Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal pm Dario Bonanno, Provenzano avrebbe depositato le motivazioni della sentenza cinquecento giorni dopo il termine dei 75 giorni indicato inizialmente.

Caristia ha avanzato anche una richiesta di risarcimento danni pari a 250 mila euro per i ritardi evidenziando la mancata possibilità di esercitare il diritto alla difesa. La sentenza fu depositata qualche giorno più tardi. Il processo in questione è alle battute finali davanti i giudici della Corte d’Appello di Palermo. Il giudice Provenzano, che ha lasciato la presidenza dell’ufficio Gip di Agrigento dopo otto anni per raggiunti limiti previsti dalla legge Mastella, è stato ascoltato in aula dove si è difeso dalle accuse. Il processo a suo carico inizierà a maggio davanti i giudici del Tribunale di Caltanissetta.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI