Palermo, contagi e ricoveri: "La zona rossa non basta più"

Palermo, contagi e ricoveri: “La zona rossa non basta più”

La situazione dei contagi e dei ricoveri nella provincia.

PALERMOCom’è la situazione del Covid a Palermo, oggi? Cominciamo da un dato di osservazione che dice sempre tanto perché coglie il momento prima ancora che si cristallizzi nelle statistiche. A mezzogiorno, al pronto soccorso Covid dell’ospedale ‘Cervello’ ci sono trenta pazienti con un indice di sovraffollamento del 150 per cento. Una situazione complicata che dura da giorni ormai e che qui viene fotografata nell’istante della rilevazione. Ricordiamo che un indice del cento per cento indica, teoricamente, il limite oltre il quale non è fisiologico andare.

Pazienti e posti letto

Si muove qualcosa dal punto di vista dei posti letto, stante l’ondata dei ricoveri. L’Utir (L’Unità di terapia intensiva) sempre del ‘Cervello’ e sempre dedicata al Covid sta per essere portata da quaranta a settanta posti. Un ulteriore segnale del momento critico a Palermo e provincia, mentre anche tutta la Sicilia attraversa una fase estremamente delicata.

“Speriamo di scendere”

“Stiamo aprendo nuovi posti letto disponibili al Policlinico e stiamo completando all’Utir del ‘Cervello’ quelle postazioni che dovevano essere ristrutturate con i flussi di ossigeno. Non sono necessari adesso, ma potranno diventare preziosi – dice il commissario per l’emergenza, Renato Costa -. In forma del tutto empirica, per quello che osservo, dovremmo essere giunti al plateau e speriamo di cominciare a scendere”.

Dati ‘ballerini’ e contagi

Ieri, Palermo e provincia hanno registrato circa 566 nuovi casi rilevati. “Non credo che siano numeri precisissimi – dice Costa -. Abbiamo sempre il problema del non allineamento di alcuni laboratori, anche perché è complicato fotografare la situazione, per cui, pure indicando una grandezza corretta, la cifra esatta la prenderei con il beneficio del dubbio”. E questo è davvero un problema che, evidentemente, non si riesce a risolvere. Perché, a prescindere da quali rilevamenti concorrano alla colorazione delle zone, c’è da tenere presente lo smarrimento generale. E il balletto dell’aritmetica rischia di creare ulteriore confusione. “In ogni caso – aggiunge Costa – c’è un aggravante. La gente è stanca e la zona rossa non funziona più, non basta più. L’unico provvedimento drastico che può abbassare davvero i contagi sarebbe il lockdown. Non sto dicendo che lo voglio o che lo suggerisco, dico solo come stanno le cose. Ma non incolpiamo chi vive in periferia, i comportamenti scorretti sono dovunque”.

La ripresa vaccini

Sul fronte dei vaccini: è arrivato un carico di sedicimila dosi di Pfizer. E pare che stia riprendendo con buone percentuali la vaccinazione con AstraZeneca. Stamattina, nell’hub vaccinale della Fiera, siamo già a settecento somministrazioni con duecento Astrazeneca.


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