Covid, l'Agenas: "Terapie intensive in Italia scendono al 30%" - Live Sicilia

Covid, l’Agenas: “Terapie intensive in Italia scendono al 30%”

Sette le regioni sopra la soglia: Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Piemonte e Puglia
CORONAVIRUS
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ROMA – Dopo molte settimane, le terapie intensive occupate da pazienti Covid-19 tornano a essere il 30% di quelle complessivamente disponibili in Italia, ovvero al limite della cosiddetta soglia critica. Tale soglia risulta però ancora superata da 7 regioni: Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Piemonte e Puglia. E’ quanto mostrano i dati del monitoraggio quotidiano dell’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas), relativi alla giornata del 27 aprile.

Nella rilevazione del 21 aprile scorso, a livello nazionale le terapie intensive Covid erano il 34% del totale e ben 12 regioni superavano la soglia del 30%, oltre la quale va in crisi la presa in carico di altri malati. E’ invece pari al 32% la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ordinari di malattie infettive, medicina generale e pneumologia, e resta quindi ben al di sotto della soglia di allerta individuata dal Ministero della Salute (che in questo caso è il 40%). Anche questo valore è in calo da alcune settimane e, nelle rilevazioni del 21 aprile era pari al 35%.

Questo il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari di area medica non critica nelle varie Regioni e Province autonome: Abruzzo (24% intensive, 28% reparti ordinari); Basilicata (11%, 36%); Calabria (29%, 49%); Campania (22%, 35%); Emilia Romagna (32%, 28%); Friuli Venezia Giulia (18%, 21%); Lazio (34%, 37%); Liguria (29%, 28%); Lombardia (41%, 33%); Marche (31%, 37%); Molise (28%, 19%); Provincia Autonoma di Bolzano (6%, 14%); Provincia Autonoma di Trento (27%, 15%); Piemonte (38%, 40%); Puglia (39%, 46%); Sardegna (21%, 23%); Sicilia (20%, 33%); Toscana (41%, 29%); Umbria (28%, 20%); Valle d’Aosta (27%, 21%); Veneto (18%, 17%). (ANSA).


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