In Sicilia 378 nuovi casi e incidenza al 3,4%, manca il Pfizer a Catania

In Sicilia 378 nuovi casi, manca il vaccino Pfizer a Catania

Ancora in discesa i ricoveri ospedalieri

PALERMO – Sono 378 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia, su 11.194 tamponi processati, con una incidenza in risalita fino quasi al 3,4%, in leggero aumento rispetto a ieri. La Regione oggi è al secondo posto in Italia per numero di contagi giornalieri. I morti sono stati 8 e portano il totale a 5.747. Il numero degli attuali positivi è di 13.016 e torna, dopo giorni, a risalire facendo segnare un + 88 casi. Questo perché i guariti sono soltanto 282. Negli ospedali i ricoverati sono 699, 21 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 98, 4 in meno rispetto al bollettino precedente. La distribuzione tra le province vede ancora Catania in testa con 142 nuovi casi seguita da Palermo con 124, poi Siracusa 40, Messina con 33, Ragusa 18, Caltanissetta 16, Enna 2, come Trapani, Agrigento 1.

Sul fronte della campagna vaccinale, invece, si registra l‘annuncio del commissario Covid di Catania e provincia Pino Liberti, costretto a rinviare alcune somministrazioni per mancanza di farmaco Pfizer: “C’è un problema di disponibilità di dosi Pfizer e questo sta creando alcuni disagi negli hub vaccinali – ha affermato -. Siamo costretti a rimandare indietro alcune persone. Di questo ce ne scusiamo, ma dal 3 giugno ritornerà tutto alla normalità”

“Il problema – ancora Liberti – è legato essenzialmente a quanti, non riuscendo a prenotarsi attraverso il portale gestito da Poste Italiane, hanno scritto una mail a vaccino.covid@aspct.it oppure seguito un iter diverso per la prenotazione, ad esempio attraverso l’invio di un sms se soggetti con patologie. Fino ad ora si è riusciti a inserire anche loro, garantendo la somministrazione a tutti. Da qualche giorno, però, abbiamo dovuto rimandare indietro alcune persone, e potrà accadere anche nei prossimi giorni. Questo per poter garantire le seconde dosi e assicurare la somministrazione ai prenotati attraverso il portale”. Secondo Liberti “si tratta di un fatto temporaneo dovuto ad un ritardo degli approvvigionamenti. Non appena avremo le disponibilità – conclude -, la somministrazione riprenderà a pieno ritmo”.


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