Corruzione nella sanità siciliana: libero "il contabile delle tangenti"

Corruzione nella sanità siciliana: libero “il contabile delle tangenti”

Lascia i domiciliari il braccio destro dell'imprenditore Salvatore Manganaro

PALERMO – Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la scarcerazione di Vincenzo Li Calzi, 46 anni, di Canicattì, indagato nell’inchiesta “Sorella sanità”.

I termini di custodia cautelare sono ormai prossimi alla scadenza e il gip Claudia Rosini ha accolto l’istanza degli avvocati Giovanni Castronovo e Simona La Verde.

Li Calzi è accusato di corruzione aggravata nella stessa inchiesta che ha coinvolto, tra gli altri, gli ex manager delle Asp di Trapani e Palermo Fabio Damiani e Antonio Candela, e l’imprenditore agrigentino Salvatore Manganaro.

Li Calzi è considerato il braccio destro di Manganaro, uomo delle tangenti per accaparrasi gli appalti nella sanità pubblica.

Mentre per gli altri imputati siamo ormai vicini alla sentenza, per Li Calzi l’inchiesta è ancora nella fase delle indagini preliminari.

Era finito ai domiciliari a dicembre dopo che il Tribunale del Riesame aveva accolto il ricorso della Procura contro la decisione del giudice per le indagini preliminari che lo scorso maggio non aveva accolto la richiesta di misura cautelare per Li Calzi, considerato il “contabile delle tangenti” per conto di Manganaro del quale sarebbe stato prestanome per le principali società di comodo e per il trust nei quali confluivano i soldi accumulati illecitamente.

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