Cascio: "Rischi focolai nelle scuole, attenti alla ripresa autunnale"

Cascio: “Rischio focolai a scuola, attenti alla ripresa autunnale”

I dati della Sicilia sono ottimi. Parla l'infettivologo che invita alla prudenza.

I numeri dell’ultimo bollettino siciliano del Covid sono ottimi. Pochissimi casi tracciati, alcune province siciliane Covid free o in procinto di esserlo. Qui si possono leggere nel dettaglio. C’è stata una leggera flessione nei tamponi e tutto si giocherà sul sistema di tracciamento. Contro le varianti dovrà scendere in campo un sistema efficace di diagnosi e di isolamento. Ecco perché mentre ci apprestiamo a vivere un’estate più serena, ma da vaccinati con la doppia dose, secondo le previsioni della professoressa Antonella Viola, immunologa, bisogna accuratamente riflettere. Sarebbe un peccato sprecare il vantaggio.

Il problema varianti

Anche perché ci sono le varianti a increspare la nostra tranquillità. La variante Delta, già indiana, è, nostro malgrado, la star del momento. Sappiamo che prima dose e richiamo dovrebbero affievolirne gli effetti. Tuttavia, c’è un dato: il virus circola. Più circola, più può mutare. Più può mutare, più può diventare pericoloso. Uno scioglilingua da menagramo? No, soltanto, l’osservazione della realtà. E dalla realtà è sempre necessario partire per evitare guai.

“Rischio focolaio nelle scuole”

“Sì, è vero – dice il professore Antonio Cascio, infettivologo -. Più il virus circola, più varianti possono emergere. Io non so a settembre e a ottobre quanti ragazzi saranno vaccinati, c’è comunque un rischio di tanti focolai nelle scuole, magari di casi asintomatici. Non avremo gli ospedali pieni, credo, ma la situazione va assolutamente tenuta sotto controllo. Il tracciamento sarà essenziale. Possiamo augurarci che tantissimi studenti siano già vaccinati. Attenti alla ripresa”.

La variante Delta in Italia

In Italia la variante Delta, secondo gli ultimi dati, è in aumento con una percentuale del 16,8% per cento. “La variante – dice il professore Franco Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico nazionale – solleva preoccupazione perché è più contagiosa e può provocare patologie significative nei soggetti non vaccinati o in chi ha una sola dose di vaccino. Per questo è importante progredire con la campagna vaccinale”.

Il vaccino in Sicilia

Secondo il report nazionale aggiornato a questo pomeriggio, la Sicilia ha somministrato l’86,5 per cento delle dosi di vaccino consegnate. La media nazionale è dell’88,8 per cento. Ancora una volta, bisogna correre.


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